Trattato di armonia e composizione – Parte terza
CAPITOLO VIII – Del contrapunto doppio alla duodecima.
I rapporti de’ rivolti (del contrapunto di questa specie) sono nell’ordine seguente
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11.12.
12. 11. 10. 9. 8. 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1.
O, se a motivo dell’estensione delle parti non impiegansi che quinte in luogo di duodecima,
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12.
5. 4. 3. 2. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
Le regole ad osservarsi sono :
1) Quando si sostituiscono quinte a duodecime, la seconda parte debb’ essere trasportata di un’ ottava, perchè la quinta offre intervalli diversi, come si è visto dalle cifre precedenti.
2) Quando le seste si cangiano in settime, esse devono progredir per gradi congiunti, e non essere sincopate nella parte superiore: nel basso possono essere legate.
3) La legatura di settima debb’ essere preparata da una consonanza qualunque, fuorché dalla sesta. Del rimanente, tutte le altre legature e il moto retto possono essere impiegate nel contrapunto a due parti. L’undecima, la quarta, la seconda e la nona pare che qui si confondano; la legatura di seconda per conchiudere è la migliore.
4) Per rimanere in tuono, il rigo superiore della composizione a due parti dee cominciare e terminare colla quinta o la duodecima, e particolarmente nel rivolto alla duodecima grave. Nel rivolto all’ acuto, la prima e l’ultima nota possono essere all’unisono o all’ ottava.
5) Se si vuol mettere il contrapunto a tre parti, bisogna che nel rivolto alla duodecima acuta, la terza parte libera prenda la tonica sotto la terza nota, che sarà la dominante della parte superiore. Il contrapunto farà una pausa. L ultima nota della parte superiore, che termina egualmente alla dominante, può essere prolungata, affinché le altre parti possano fare una cadenza libera sulla tonica.
6) Se si vuol mettere a quattro parti un contrapunto a due, non bisogna impiegare che terze, quinte e ottave, il moto contrario, ed evitare le legature di dissonanze.
7) Se invece della duodecima superiore o inferiore, si rivolta alla quinta, non bisogna attaccar l’ottava giusta liberamente, poiché essa ne risulterebbe una quarta non preparata al rivolto. Quest’ errore può essere corretto in due maniere, facendo uso alla parte che debb’ essere rivoltata, del contrapunto alla duodecima. Abbiano detto che nel contrapunto a due parti si fa uso della legatura di quarta, di seconda e di nona.
- Esempio 1 pagina 121 Applicazioni pratiche delle regole precedenti.(0’18")
- Esempio 2 pagina 121 Rivolto alla duodecima inferiore.(0’18")
- Esempio 3 pagina 122 Rivolto alla duodecima superiore.(0’11")
- Esempio 4 pagina 122 Lo stesso esempio un’ ottava più in basso.(0’21")
- Esempio 5 pagina 122 Contrapunto sul Cantus Firmus.(0’20")
- Esempio 6 pagina 122 Rivolto alla duodecima inferiore.(0’22")
- Esempio 7 pagina 123 Rivolto alla duodecima o quinta superiore.(0’10")
- Esempio 8 pagina 123 Rivolto alla duodecima superiore e all’ ottava inferiore(0’38")
- Esempio 9 pagina 123 Lo stesso esempio alla duodecima o quinta grave a due voci.(0’11")
- Esempio 10 pagina 124 Prima parte o quinta superiore del rivolto.(0’20")
- Esempio 11 pagina 124 Ovvero con una parte alla decima o terza superiore.(0’19")
- Esempio 12 pagina 124 Con due parti alla decima o terza(0’36")
- Esempio 13 pagina 125 Rivolto il basso alla decima inferiore(0’36")
Pagina tratta da: Ludwig van Beethoven – Studi ossia Trattato di armonia e di composizione; prima versione italiana con note di F.G. Fétis (1784-1871) e L.F. Rossi (1805 – 1863) Milano, Luigi Ricordi & C. 1855, traduzione da Ignaz Xaver von Seyfried Ludwig van Beethoven’s Studien im Generalbasse, Contrapunkte und in der Compositions=Lehre , Wien, Tobias Haslinger, 1832. (traduttore Luigi Felice Rossi)