Ho accettato con grande piacere l’invito che l’amico Armando Orlandi mi ha rivolto di presentare il lavoro di mio padre Carlo Alberto Pagni su Beethoven. Negli ultimi anni della sua vita mio padre aveva cercato un editore che fosse interessato alla stampa del libro, consapevole tuttavia di averlo scritto non con l’intenzione di pubblicarlo, ma come modo di raccogliere, da uomo curioso qual’era, tutto ciò che egli aveva letto durante la sua vita sul Maestro di Bonn.

Medico appassionato, studioso della storia degli scacchi, ma soprattutto grande ammiratore di Beethoven, mio padre non voleva, come peraltro si legge chiaramente nell’introduzione, scrivere un trattato di musicologia o un’ulteriore biografia del genio; abituato da sempre nel  proprio lavoro all’uso della ricerca bibliografica, ha fatto nascere un testo curioso, che non va letto tutto d’un fiato, anzi, magari lasciato su un tavolo di casa, accompagnerà il lettore nell’ascolto delle musiche del Maestro e nella conoscenza dei tratti più curiosi della sua personalità. Grazie quindi ad Armando e l’augurio a tutti di buona lettura.

Marco Pagni Frette, Milano 22 aprile 2012