Il nostro obiettivo

Perché esiste il Centro Ricerche Musicali (C.R.M.) www.lvbeethoven.it.

Concepito nel 2002, rinnovato a fine 2016 e costantemente aggiornato, il sito ha un obiettivo semplice e ambizioso: rendere accessibile a tutti i visitatori – semplici appassionati, studenti o studiosi – l’intera produzione musicale di Ludwig van Beethoven.
Per raggiungere questo obiettivo operiamo su diversi livelli:

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1) Basandoci su una moderna catalogazione delle opere, resa possibile grazie al nuovo catalogo tematico Ludwig van Beethoven tematisch-bibliographisches Werkverzeichnis curato da Kurt Dorfmüller, Norbert Gertsch, Julia Ronge in collaborazione con Gertraut Haberkamp e la Beethoven-Haus di Bonn, ISBN 978-3-87328-153-0, Henle Verlag, 2014 –, una nuova edizione rivisitata e notevolmente ampliata del catalogo Kinsky/Halm del 1951, che tiene in debito conto anche fonti precedenti, da Gustav Nottebohm ad Alexander Wheelock Thayer, da Wilhelm von Lenz ad Antonio Bruers.

Non intendiamo tralasciare nessuna lista di opere del Maestro di Bonn: Opus, WoO, WoO Anhang, Hess, Hess Anhang, le nuovissime UNV, Biamonti, neppure i lavori senza numero d’opera, i frammenti, gli abbozzi, le opere spurie e dubbie, e tutto quel mondo parallelo di opere apparso dopo la morte di Beethoven.

2) Grazie alla nuova rubrica La ricerca diventa arte – gestita dal Centro Ricerche Musicali www.lvbeethoven.it –, nella quale ci onoriamo di collaborare con diversi Maestri pianisti, quali Francesco Gussago, Sebastiano Mazzoleni, Diego Moccia, Emanuele Stracchi. Con loro esploreremo non soltanto le pieghe più recondite della produzione beethoveniana, ma anche le opere che gravitano attorno alla sua produzione artistica.

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3) Fornendo una particolareggiata descrizione delle opere, a partire dal catalogo Biamonti – Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven: comprese quelle inedite e gli abbozzi non utilizzati, di Giovanni Biamonti, I.L.T.E. Torino, 1968 – che per qualità, completezza e finezza di scrittura è da oltre cinquant’anni punto di riferimento di tutti i cultori dell’opera di Beethoven.

Questo catalogo ha impresso la sua possanza culturale a tal punto che a tutt’oggi solo il già citato catalogo Dorfmüller-Gertsch-Ronge può vantare pari dignità. Purtroppo questo volume, che dovrebbe avere il posto d’onore in ogni biblioteca beethoveniana che si rispetti, oggi è difficilmente reperibile.

Siamo partiti quindi dal catalogo Biamonti, implementandolo con le nuove scoperte e correzioni rilevate in questi anni. Fortunatamente da alcuni decenni la ricerca beethoveniana ha compiuto un salto di qualità considerevole in termini di precisione e reperimento delle fonti. Metteremo, quindi, ovunque ci sarà possibile, le fotografie degli abbozzi originali, dei manoscritti, delle prime edizioni.

Non abbiamo neppure trascurato la suddivisione per genere musicale, classificando le opere a partire dalle nuove suddivisioni consigliate dalla Beethoven-Haus di Bonn.

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4) Con la pubblicazione di specifici articoli di approfondimento per questi argomenti e per tutti gli avvenimenti cui è legato il sito: dalla prima mondiale del Trio Anhang 3, ai 6 quartetti Anhang 2, alla Fantasia Biamonti 213, alla riparazione della pendola di Beethoven che ho avuto l’onore di eseguire nel 2011.

Questi articoli sono in continuo accrescimento, e rappresentano una parte del sito dove il visitatore avrà il piacere di ritrovare aspetti poco noti o ingiustamente negletti del mondo beethoveniano. In questa specifica parte anche chi volesse collaborare potrà trovare spazio per le proprie ricerche.

Non strettamente inerenti all’opera di Ludwig van Beethoven, ma formalmente intersecati alla sua vita e alla sua carriera artistica, per la prima volta nel web si potrà leggere e ascoltare i rarissimi Blumenlese e Neue Blumenlese für Klavierliebhaber (1782/1785-1787) o il fondamentale Ludwig van Beethoven’s Studien im Generalbasse, Contrapuncte und in der Compositions-Lehre di Ignaz von Seyfried, completo di oltre 400 esempi musicali, tutti disponibili per l’ascolto.

Di grande interesse sono anche gli articoli scritti da Michel Rouch, musicologo francese e collaboratore del C.R.M., e i due articoli Beethoven and the Art of Horology – The Watches of Beethoven – Part 1 e Part 2, pubblicati in Bonner Beethoven-Studien Vol 9 & 11 (2011 & 2014) – Luigi Bellofatto (Bovisio Masciago) – Armando Orlandi (San Biagio di Valpolcevera – Genova) Beethoven and the Art of Horology. The watches of Beethoven, Tobias Haslinger and Alexander W. Thayer Part 1: The watches belonging to Beethoven and Part 2: Addenda & Corigenda.

Il sito lvbeethoven.it mette a disposizione anche un’ampia bibliografia, forse la più grande disponibile sul web: più di 420 libri, ossia la quasi totalità delle pubblicazioni edite in lingua italiana sino al 2016. Un elenco di volumi integrato da una sezione di libri e partiture online, provenienti dalle collezioni private dei collaboratori del sito, per la prima volta liberamente scaricabili. Con un lavoro titanico abbiamo inoltre digitalizzato la storica, ma sempre attuale, Gesamtausgabe, ovvero l’edizione completa delle opere di Beethoven del 1862-1888, con i relativi supplementi, rendendola disponibile in formato PDF.

Arricchisce il sito anche il Breviario beethoveniano, a cura dello scomparso Dott. Prof. Carlo Alberto Pagni: una preziosa raccolta di aneddoti, frasi, lettere, che rendono più facile decifrare il Beethoven uomo e artista.

Armando Orlandi