WoO 99 Numero 12 Salvo tu vuoi lo sposo?

Di questo Canto abbiamo: una versione per Soprano solo, peraltro completamente cancellata a matita che troviamo a Berlino alla Biblioteca di Stato, Manoscritto Artaria 166a pagina 7. Alla misura 7 Beethoven indica una terzina sul primo movimento e poi, nel secondo, due crome; Julia Ronge considera questa figura come una croma col punto seguita da una semicroma. Per me la figurazione giusta è quella delle due crome perché, da come si vede nella figura qua sotto, il segno che troviamo sotto la seconda croma – fa# – è un segno di unione delle due vocali che troviamo nel testo “la- scia la cu- ra a me”: a riprova di questo si veda nella partitura completa la terza misura “salvo lo spo- so a- vrai” e l’ultima misura del terzo rigo – “tut- to il mio cor non sai” . Questa cura nell’evidenziare le congiunzioni tra le vocali mi porta a pensare che Salieri, in questo gruppo di lezioni, volesse curare la sillabazione e la cura nell’analisi del testo italiano e questo mi porta a pensare che, vista anche la vicinanza con il canto precedente “Fra tutte le pene”, anche “Salvo tu vuoi lo sposo” dovrebbe essere stato composto durante le prime lezioni:

Manoscritto Artaria 166a pagina 7

Manoscritto Artaria 166a (dettaglio)

Versione J. Ronge

La seconda versione, che troviamo a Vienna nel manoscritto A69 Foglio 1recto, è molto pasticciata soprattutto nella parte del Soprano; alla fine del brano troviamo due riscritture sempre della parte del Soprano.
In tutte e tre queste versioni di A69 da notare la non dimestichezza di Beethoven con l’accentazione del testo con un uso che suonerebbe più o meno così (le accentazioni sottolineate corrispondono a quelle di inizio battuta):

“Sal- vò tu vuoi lo spò- so
sal- vò lo spo- so a vrài
la- scià del tuo ri- po’- so
la- scià la cu- ra-a mè
I dùb- bi tuoi per- dò- no
tut- tò-il mio cor non sài
ti spiè- ghe rà chi sò- no
quel ch’ìo farò per tè
ti spiè- ghe rà chi sò- no
quel ch’ìo farò per tè”

In mancanza di una visione del manoscritto originale per quanto concerne la metrica mi baserò, per quanto concerne la parte del Soprano soprattutto della prima versione, sulla versione scritta da W. Hess.

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