Biamonti 487 – Principio di un concerto per pianoforte ed orchestra in re minore, rimasto inutilizzato, 1809. E’ compreso nel gruppo di fogli di cui al numero 477 e seguenti. Quaderno Landsberg 5 (v. Nota in calce), pagina 65. Pezzo descritto da Nottebohm, II pagina 267. Pubblicato dalla Beethovenhaus ”Ein Schizzenbuch aus dem Jahre 1809“, pagina 125.

Nuove osservazioni del Centro Ricerche Musicali:
Si trova a pagina 69 del Landsberg 5 Skizzenbuch, ai righi 1-7. Così lo descrive Nottebohm . “ … und ein liegengebliebener Anfang zu einem Clavierconcert.” [ … e un inizio residuo di un concerto per pianoforte] Da quello che vediamo scritto in cima al foglio non mi pare però che Beethoven intendesse usarlo per un Concerto pianistico. Beethoven scrive poi questa serie di arpeggi da Cadenza iniziando il pentagramma con un vistoso Fa# ma indica il frammento per un brano in re minore; voleva quindi che la cadenza (o parte di essa, fosse in tonalità di Sol maggiore? Il secondo arpeggio Nottebohm, e di conseguenza Biamonti, lo fa cominciare dal Fa; secondo il nostro parere, confermato peraltro anche dalla trascizione di Brenneis, invece dovrebbe cominciare dallo stesso re con cui comincia il primo ed anche il terzo arpeggio, a meno che non si voglia tenere in considerazione il piccolo punto, peraltro senza gamba e scritto con inchiostro senape come i righi del foglio, che vediamo prima del re. Landsberg 5 pag. 69 righi 1-2Nottebohm II Beethoveniana – pagina 267

Lo schizzo poi riprende con un tema dal carattere di Marcia di sole 2 misure. [?] e prosegue poi per altre 6 misure e in fa maggiore ai righi 4 e 5 completi.