Trois Divertissements pour la Harpe par Beethoven. Ms. ca. 1830 (Wahrscheinlich von Karl Wilhelm Graf Haugwitz) Brno HA, (Námešt’) A 17647

I) Maestoso moderato – II) Allegro – III) Allegro

In prima assoluta, ecco i tre ” Divertissements pour la Harpe par Beethoven”.

La data del manoscritto potrebbe essere circa il 1820-1830. Il compositore potrebbe essere della cerchia (se non lo stesso) Conte Karl Wilhelm von Haugwitz. La partitura è conservata a Brno Biblioteca Námešt’ collocazione A 17647.

Descritto per la prima volta dal Dorfmüller, pagina 156 dello stesso catalogo. Notare come, nel terzo divertimento, venga riportato il materiale usato da Beethoven nella sua Fantasia in sol minore per pianoforte Opus 77.

Scrive Michel Rouch: Trois Divertissements en mi♭majeur pour la Harpe [Pulkert Anhang « 6 »] « par Beethoven ». – Titre en français sur un manuscrit de Brno de vers 1830 ; ils pourraient être, plus sûrement, du comte Karl Wilhelm von Haugwitz, le fils du comte Heinrich Wilhelm von Haugwitz qui est propriétaire du château de Náměšť, à une trentaine de kilomètres de là, où dormaient exactement ces partitions. Étudiées d’abord par Jan Racek en 1977 (qui n’avait remarqué dans la liasse que les 1er et 3e Divertissements), elles ont la particularité de porter deux fois, en marge, la mention ici « Controll » et là « Beethoven », mais d’une main étrangère. Évidemment, Beethoven connaît bien les Haugwitz père et fils pour les avoir rencontrés chez le baron van Swieten, peu après son arrivée à Vienne. Le père, né la même année que lui, peut l’avoir invité en son château de Moravie lors de son périple à Prague, ce qui reporterait ces pièces à la fin du 18e siècle. Or, la légende du lieu perpétue le bruit que Beethoven y serait retourné récemment et y aurait composé… la Xe Symphonie ! Si c’était vrai, cela permettrait d’actualiser davantage la correction de ces pages ; on sait bien que pendant son séjour chez son frère, à Gneixendorf, Beethoven fit des escapades, même en famille, mais Náměšť me paraît loin (plus de 100 km à vol d’oiseau par-delà les montagnes), trop loin pour que la visite n’ait laissé nulle trace, sinon une légende.

“Tre Divertissements in mi♭ maggiore per l’arpa [Pulkert Anhang “6”] “di Beethoven”. – Titolo in francese su manoscritto di Brno del 1830 circa; potrebbero, più sicuramente, essere del conte Karl Wilhelm von Haugwitz, figlio del conte Heinrich Wilhelm von Haugwitz che possiede il castello di Náměšť, a una trentina di chilometri di distanza, dove erano conservate queste partiture. Studiati per la prima volta da Jan Racek nel 1977 (che nel gruppo di manoscritti  aveva notato solo il 1° e 3° Divertissement), hanno la particolarità di riportare due volte, a margine, la dicitura “Controll” e  “Beethoven”, ma di altra mano rispetto all’ autografo. Ovviamente Beethoven conosceva bene padre e figlio Haugwitz, avendoli conosciuti a casa del barone van Swieten, poco dopo il suo arrivo a Vienna. Il padre, nato il suo stesso anno, potrebbe averlo invitato nel suo castello in Moravia durante il viaggio a Praga, (vedere i pezzi per mandolino) il che collocherebbe temporalmente queste musiche alla fine del 18° secolo. Tuttavia, una leggenda del luogo perpetua la voce che Beethoven vi sarebbe tornato e vi avrebbe composto… la Xa Sinfonia! Se fosse vera questa voce aggiornerebbe ulteriormente la correzione temporale di queste presunte pagine beethoveniane; sappiamo che durante il soggiorno con il fratello a Gneixendorf Beethoven fece  in quei luoghi dei piccoli soggiorni anche con la famiglia, ma Náměšť mi sembra lontana (più di 100 km in linea d’aria oltre le montagne), troppo lontana per una visita non ha lasciato traccia, se non nella leggenda”.

Michel Rouch

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