L’ inaugurazione della nuova Beethoven Haus a Bonn, 16-17 Dicembre 2019

a cura di Luigi Bellofatto

Il Centro ricerche musicali LvBeethoven.it non poteva mancare all’inaugurazione della Beethoven-Haus a seguito di un anno di rinnovamenti, restauri e allestimento di nuova sale.
Quando ho ricevuto l’invito speditomi personalmente dal direttore a presenziare alla festa d’inaugurazione, concomitante con la data di inizio dei festeggiamenti per i 250 anni della nascita di Beethoven, confesso di essermi emozionato, sorpreso e sentito sinceramente onorato.
La mia collaborazione con la Beethoven-Haus nacque circa 20 anni fa grazie ai miei i viaggi di studio a Bonn che mi permisero di incontrare l’amico Michael Ladenburger, allora direttore del Museo e dell’Archivio e successivamente i direttori del Verlag Beethoven Haus, Prof. Ernst Herttrich, Prof. Bernhard Appel, e la Prof.ssa Christine Siegart per gli articoli scritti per i Bonner Beethoven Studien, apparsi nei volumi 5, 6, 8, 9 e 11, inoltre in ambito bibliotecario la Dr.ssa Friederike Grigat con prestiti e consulenze e ultimamente Julia Ronge, ora responsabile della parte manoscritti e Nicole Kämpken, responsabile della parte museale.
Uno gruppo di studiosi che rappresentano le maggiori competenze e conoscenze sull’opera del Maestro di Bonn.
Nel 2010 ebbi l’opportunità di presentare e curare la “mia” mostra “Beethoven – L’Uomo” dedicata al grande biografo di Beethoven, Alexander Wheelock Thayer nella quale esposi anche alcuni pezzi della mia collezione privata appartenenti al Thayer.
Il giorno 16 dicembre 2019 con l’atterraggio all’aeroporto ha avuto inizio la mia emozionante esperienza con tempi stretti per permettermi di realizzare il mio lavoro di collaborazione al sito, senza rinunciare a godermi la vista della nuova prestigiosa sede, l’ascolto delle musiche beethoveniane e la compagnia degli amici di Bonn che l’occasione vede riuniti.
Quindi velocemente mi dirigo alla Biblioteca per la consultazione di alcuni libri di abbozzi gentilmente messi a disposizione da Ms. Kuban, e il loro studio presto sarà parte integrante del patrimonio del sito lvbeethoven.it.

Il pomeriggio è dedicato alla festa d’inaugurazione della Beethoven-Haus; il direttore, Malte Boecker e il presidente della Beethoven-Verein, Michael Kranz, accolgono gli ospiti (solo 199 e esclusivamente solo su invito) e mi accomodo nella Kammermusiksaal. Iniziano le celebrazioni con i discorsi dell’Autorità: Michael Kranz dà il benvenuto e spiega la nuova Beethoven-Haus, dando così inizio ai festeggiamenti per il 250 anni della nascita del compositore e il Ministro della Cultura della Germania, Monika Grütters che ha splendide parole per definire in modo solenne l’importanza della manifestazione che vi riporto.

“Il confronto con il visionario, umanista e convinto europeista Ludwig van Beethoven è oggi più attuale che mai. Beethoven era già ai suoi tempi una leggenda: un artista che con il suo approccio radicale, stravolgendo schemi e convenzioni, ha superato confini ed entusiasmato così un vasto pubblico. Ancora oggi la sua musica emoziona, commuove, travolge e unisce persone di tutti i Paesi e continenti. È stato una delle prime “mega-star” venerate in tutto il mondo – e questo lo proietta quindi ai giorni nostri. L’obiettivo dell’anno che inizierà a breve, dedicato all’anniversario di Beethoven, è quello di far percepire oggi il genio di Beethoven.”
A ancora: “Il museo rinnovato e ampliato con la sua nuova esposizione permanente mostra l’uomo e il musicista Ludwig van Beethoven con tutte le sfaccettature della sua personalità; ciò rende questa esperienza museale istruttiva e al contempo emozionante. Sfruttando tutte le possibilità multimediali dell’era digitale e tenendo conto delle abitudini visive ed esperienziali del XXI secolo, il museo è diventato una “Casa di Beethoven per tutti”: un luogo che ci permette di avvicinarci a uno dei maggiori artisti e ambasciatori culturali del nostro Paese da diverse prospettive, indipendentemente da età, origine e conoscenza.” Cosa aggiungere……………nulla!!!

Viene spiegato che i 250 anni del grande compositore saranno festeggiati con concerti, mostre, letture, conferenze e convegni in tutta la Germania e non solo.

Intervengono inoltre Isabel Pfeiffer-Poensgen (Ministro per la Cultura e Scienza per Land Nord Reno-Vestfalia) e Ashok Sridharan (Sindaco di Bonn). La parola poi passa a Guido Kohlenbach (Responsabile Regionale della Cultura), Nicole Kämpken (curatrice della parte museale della BH) e Barbara Holzer, l’architetta che ha studiato la nuova Beethoven-Haus che ci illustra il progetto di rinnovo e “modernizzazione“ della casa natale di Beethoven, con spazi più ampi, interamente dedicati al Maestro anche grazie allo spostamento dell’area merchandising nell’edificio di fronte al museo. Viene poi proiettato un filmato sulla realizzazione della “Nuova Beethoven-Haus” intitolato “Making of”, dove mostra i diversi passaggi che hanno portato alla realizzazione delle nuove sale.

I diversi interventi sono stati allietati dall’esecuzione, da parte del pianista Frank Dupree, di pezzi beethoveniani: un movimento della sonata op. 31, no. 3, la bagatella no. 6 op 126 ed il secondo tempo della sonata Op. 111 “Arietta. Adagio molto semplice e cantabile” con un finale in stile jazz che ha stupito il pubblico.

Alle 18 ufficialmente il Ministro Grütters inaugura la nuova mostra permanente della Casa di Beethoven a Bonn e i nuovi spazi, mettendo in rilievo l’importanza di questo museo che è uno dei più frequentati al mondo tra quelli dedicati ai compositori.
Al piano terra, al posto del negozio di souvenir vi è ora una sala dedicata alle mostre che al momento è su Stieler, autore del famosissimo ritratto di Beethoven mentre compone la Messa in Do diesis e la sala concerti, dove il nostro prezioso collaboratore al sito, Maestro Massimo Anfossi suonò il pianoforte Graf in un memorabile concerto.
La visita del museo è stata molto interessante con un nuovo posizionamento dei diversi cimeli e in una sala, in bella mostra, rivedo l’orologio a pendolo riparato da Armando Orlandi.

Unica pecca, se proprio vogliamo trovarne una, è che nelle teche molti manoscritti di Beethoven sono esposti in facsimile e non nella sua bellezza originale. Le teche sono tutte di nuova concezione e molto illuminate; tutto è stato restaurato, muri, soffitti e pavimenti e perfino le scale con i gradini in legno.
Un’altra importante novità è la sala Bodmer situata nel piano sotterraneo, dove sono esposti circa 10 pezzi della collezione di spartiti e memorabilia beethoveniani appartenuti al grandissimo collezionista svizzero Hans Conrad Bodmer. Ogni 6 mesi circa i pezzi vengono sostituiti in modo che i visitatori possano vedere variare diversi manoscritti.
Dopo tanta cultura non poteva mancare un “germanico” buffet nell’atrio della Kammermusiksaal, con una varietà di tartine accompagnate da vino o birra e conoscenza degli ospiti tra i quali Silke Bettermann (curatrice della mostra su Joseph Stieler) e capire che era l’unico italiano presente all’evento, un grande onore per il sito lvbeethoven.it.

La serata non poteva concludersi meglio, infatti ho ricevuto da Julia Ronge i due volumi del catalogo delle opere di Beethoven da lei curata insieme a Kurt Dorfmüller e Norbert Gertsch con tanto di dedica in un giorno speciale.
La mattina seguente inizia con la colazione insieme all’amico Michael Ladenburger presso un bar nella Marktplatz e una passeggiata lungo il Reno. Corro al al Bundeskunsthalle, dove proprio il giorno 17 viene inaugurata la mostra su Beethoven intitolata “Beethoven. Welt. Bürger. Musik” visitabile sino al 26 aprile 2020.

Sono esposti circa 250 oggetti e l’intento è di rappresentare Beethoven come una persona appartenente alla Storia, come spiega Agniezska Lulinska, curatrice insieme a Julia Ronge della Beethoven Haus.
La mostra ripercorre le tappe più importanti della vita di Beethoven (dal suo battesimo con tanto di registro alla sua morte a Vienna con documenti) e le intreccia con il suo lavoro musicale. È diviso in argomenti, alcuni addirittura innovativi come “Il punto di vista di Beethoven su se stesso” o “Amicizie” a cui sono correlati i suoi lavori. Sono presentati pezzi unici e rarità da tutto il mondo, da diversi istituti e privati, con ritratti che introducono la personalità del compositore e allo stesso tempo mettono in risalto la sua immagine. Non solo viene illustrato il modo di lavorare del compositore, ma anche il contesto storico-culturale della sua vita e della sua storia.
Lasciamo parlare alcune delle foto scattate che mostrano con le immagini la bellezza di questa mostra, unica nel suo genere e per le rarità che vengono esposte al pubblico tutte in una volta sola. Assolutamente da visitare!
La giornata prosegue con il ritorno alla Beethoven-Haus per l’appuntamento con Nicole Kämpken e il direttore Malte Boecker, dal quale ricevo: una spilla, una penna dell’evento BTHVN2020 e  libro della “New Complete Edition” su Beethoven da lui curata per la Deutsche Grammophonn con una sua dedica ringraziandomi per avere risposto al suo invito e “Thank you Luigi for all your support in keeping Beethoven’s legacy alive!”

Non potevo lasciare Bonn senza incontrare i coniugi von Busch presso la loro casa, circa tre ore con tanto di caffè con tavola guarnita di tante prelibatezze natalizie e dolciumi. Parlare di Beethoven con la signora Dagmar Weise von Busch è per me sempre un piacere che dura da circa 13 anni. Li conobbi in occasione della mostra su H.C. Bodmer alla Beethoven-Haus e da allora sono affascinato dalla grande conoscenza su Beethoven della signora , che è autrice di diversi studi su Beethoven pubblicati negli anni 50-60, ma soprattutto dalla loro gentilezza e cordialità. La signora Dagmar mi ha raccontato diversi aneddoti accaduti anni fa alla B-H e gli incontri con gli studiosi del Maestro di Bonn come H.C. Bodmer, Emily Anderson, Willy Hess e tanti altri.
E’ arrivato il momento di partire, mi reco all’aeroporto, si torna a Milano dopo aver passato due giorni di un’intensità Beethoveniana di alti livelli e aver dato il via alle manifestazioni per il 250 anni della nascita del compositore.

Il sito lvbeethoven.it, anche grazie a questa emozionante esperienza, darà un contributo sostanziale alle celebrazioni in questo anno così importante.
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Luigi Bellofatto

Reportage fotografico. Bonn, Beethoven Haus, 16-17 Dicembre 2019

a cura di Luigi Domenico Bellofatto