Hess 237 – Fughe su 30 temi dati da Albrechtsberger (Fugarum themata ad semirestrictionem et restrictionem apta).

II) a tre voci

Indichiamo con la nuova numerazione della Beethoven – Haus di Bonn queste fughe: 3 (per fuga a tre voci) e subito il numero ordinale della fuga stessa. Quindi la fuga “Hess 236 3.30 Ronge pagina 99 originale di Beethoven” va inteso come Numero di catalogo Hess 237, fuga a tre voci, dal trentesimo tema di fuga assegnato, libro Beethoven Kompositionsstudien a cura di Julia Ronge, pagina 99 della trascrizione e originale di Beethoven prima della correzione di Albrechsberger”

7 Fughe semplici a 3 voci, nello stile rigoroso del contrappunto semplice. Alle p. 89-94 del libro di Nottebohm ce ne sono 3; alle p. 192-6 del libro di Seyfried ce ne sono altre 2, una in re minore e una in si bemolle maggiore; le 2 rimanenti sono ancora inedite. Un’altra fuga in mi minore scritta, in forma libera, per 2 violini e violoncello è stata inserita nel presente catalogo sotto il numero di Hess 29. [La fuga in mi minore, che Hess cataloga col n. 29, è combinata col Nachahmungssätz (movimento a imitazione) an-ch’esso in mi minore, per formare un preludio e fuga. Il Nachahmungssätz è pubblicato nel Nottebohm a p. 63. I materiali tematici usati nelle 5 fughe pubblicate provengono tutti da un elenco di temi di Albrechtsberger e sono associati alle fughe come segue: n. 1, basata sul tema 27; n. 2, basata sul tema 26; n. 3, basata sul tema 11; n. 4, basata sul tema 24; n. 5, basata sul tema 29. Hess non fornisce la fonte dei temi delle due fughe non pubblicate. (ci pensa il Centro Ricerche Muciali! In realtà sono otto in tutto, compreso il frammento 3.28 Ronge pag. 92) Le tonalità per le tre fughe pubblicate da Nottebohm sono: n. 1, fa maggiore; n. 2, sol maggiore; n. 3, mi minore.]

La fonte moderna di riferimento per gli studi è

BEETHOVEN WERKE
GESAMTAUSGABE BEGRÜNDET VON JOSEPH SCHMIDT-GÖRG HERAUSGEGEBEN VON BERNHARD R. APPEL IM AUFTRAG DES BEETHOVEN-ARCHIVS BONN

ABTEILUNG XIII • BAND 1 (IN DREI TEILEN)

Kompositionsstudien

bei Joseph Haydn, Johann Georg Albrechtsberger und. Antonio Salieri
G. HENLE VERLAG MÜNCHEN

BEETHOVEN

KOMPOSITIONSSTUDIEN

BEI JOSEPH HAYDN, JOHANN GEORG ALBRECHTSBERGER UND ANTONIO SALIERI
HERAUSGEGEBEN VON JULIA RONGE

1. TRANSKRIPTIONEN
2014

G. HENLE VERLAG MÜNCHEN

I manoscritti sono conservati per la quasi totalità a Vienna, La Gesellschaft der Musikfreunde, in italiano Società degli amici della musica, anche nota come Musikverein.  Detti manoscritti non possono essere pubblicati né riprodotti da terzi. Le fughe a tre voci (dei 30 temi dati ne utilizzerà quindi 8, precisamente l’ 8, 11, 24, 26, 27, 28, 29 e 30. Le fughe sono perlopiù in stato di abbozzo. Della 19 esiste solo l’ entrata delle quattro voci. Daremo, ove necessario, sia la versione originale di Beethoven (con le varianti cancellate), sia le correzioni di Albrechsberger, sia gli appunti dell’ allievo e del maestro. Correda il tutto l’ orchestrazione delle fughe a cura di Gerd Prengel.

D-B, Mus. ms. autogr. Beethoven 28, foglio 50 verso

Johann Georg Albrechtsberger (Klosterneuburg, 3 febbraio 1736 – Vienna, 7 marzo 1809). Studiò musica all’Abbazia di Melk e filosofia in un seminario Benedettino a Vienna, divenendo uno dei contrappuntisti più colti e abili della sua epoca. Dopo essere stato ingaggiato come organista a Raab nel 1755 e a Maria Taferl nel 1757, venne nominato Thurnermeister nell’Abbazia di Melk. Nel 1772 fu incaricato organista alla corte di Vienna, e nel 1792 Kapellmeister del Duomo di Vienna.

La sua fama di teorico gli portò un buon numero di alunni, alcuni dei quali divennero in seguito eminenti musicisti. Fra questi Ludwig van Beethoven e Wolfgang Mozart. Beethoven era arrivato a Vienna nel 1792 per studiare con Joseph Haydn, ma non era soddisfatto delle lezioni e con Albrechtsberger studiò armonia e contrappunto.

Le sue composizioni edite consistono di preludi, fughe e sonate per pianoforte e organo, quartetti d’archi, ecc.; ma la maggior parte delle sue opere, vocali e strumentali, esiste solo sotto forma di manoscritto. Esse si trovano nella biblioteca del Vienna Gesellschaft der Musikfreunde. Intorno al 1765, egli scrisse almeno sette concerti per scacciapensieri ed archi (tre dei quali sono tuttora in buone condizioni e si trovano all’Hungarian National Library a Budapest). Si tratta di lavori graziosi e ben scritti. Fra i suoi lavori più degni di nota vi è il Concerto per trombone contralto e orchestra in Si bemolle maggiore. Dal momento che il trombone non vanta molte composizioni ad esso dedicate durante il periodo classico, questo concerto è tenuto in gran considerazione dai trombonisti.

Forse il contributo più importante che abbia dato alla musica, però, è nei suoi lavori teorici. Nel 1790 egli pubblicò a Lipsia un trattato sulla composizione. Una collezione dei suoi scritti sull’armonia, in tre volumi, fu pubblicata a cura del suo alunno Ignaz von Seyfried (1776–1841) nel 1826. Il suo stile compositivo deriva dal contrappunto di Johann Joseph Fux.

Albrechtsberger morí a Vienna; la sua tomba è situata nel Cimitero di St. Marx.

I testi e i documenti di questa pagina sono curati da Luigi Bellofatto. Chi volesse consultare o richiedere dette risorse, può contattare l’ autore tramite il nostro modulo di contatto.

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