Biamonti 100 – Finale di un Preludio in re minore per quartetto d’archi, 1795 circa.
Gli esempi musicali e i testi di questa pagina sono curati da Graziano Denini.
Biamonti 100 – Finale di un Preludio in re minore per quartetto d’archi, 1795 circa. Il manoscritto originale (15 battute) si trova nella prima pagina di un foglio contenente nel rovescio abbozzi per l’ Adelaide e conservato oggi nella Beethovenhaus (fondo Bodmer). Descritto a suo tempo da M.U.S. (pag. 166/62), che lo considera composto durante il periodo degli insegnamenti di Albrechtsberger, e pubblicato da W. Hess nel sesto fascicolo dei Supplemente zur GA, 1963. La quasi totale mancanza di correzioni, dice quest’ultimo studioso, è una prova che si tratta della chiusa di un lavoro già portato a compimento.
Biamonti, nel suo catalogo, indica con 2 numeri diversi lo stesso pezzo: nel primo caso, Biamonti 82, lo definisce “Fuga per quartetto d’archi in re minore”, nel secondo “Finale di un Preludio in re minore per quartetto d’archi”.
Una bella spiegazione su questo enigma la troviamo sul Green “Il nuovo catalogo Hess delle opere di Beethoven” Zecchini Editore, il quale scrive sui manoscritti in cui Beethoven aveva copiato e studiato le Fughe di Albrechtsberger.
“Johnson scrive [Johnson, “Beethoven’s Early Sketches in the Fischhof Miscellany” – University of California, Berkeley, 1978] ” la partitura del quartetto nel manoscritto SBH 614 [HCB Mh 62] è probabilmente la conclusione di un Preludio a una Fuga in re minore (non la fuga stessa, come ritiene Hess) Quando Hess ha scritto questo catalogo, nel 1955, ha chiamato il frammento “fuga” (probabilmente seguendo la terminologia di Nottebohm), ma quando lo ha ripubblicato nel 1963 in SBG, vol VI, p. 52, lo ha chiamato quindi giustamente “conclusione di un preludio a una fuga”.
A questo punto è chiaro che la numerazione giusta per quanto concerne il catalogo Biamonti sia BIAMONTI 100.
Sia Nottebohm che Biamonti (e aggiungo anche Green) sbagliano invece a contare il numero delle battute di questo finale di preludio, infatti Nottebohm e Green ne indicano 17, Biamonti 15; in effetti, e lo possiamo chiaramente vedere nella copia del manoscritto, le battute sono 16


