Unvollendete 18 Österreich über alles, canto per coro ed Orchestra

(Perduto? Mai completato?)

Abbozzato nel marzo 1809. Le ragioni che portarono Beethoven a non completare l’opera sono tuttora sconosciute. Forse egli non voleva entrare in diretta competizione con le acclamate opere del genere di  Joseph Weigl composte nello stesso periodo.

I testi dei  Lieder “Oesterreichischer Wehrmänner“ del poeta Heinrich Joseph von Collin furono pubblicati a Vienna da A. Strauss e ripubblicati nella raccolta Collin’s sämmtliche Werke, Bd. 4 Epische und lyrische Gedichte, Wien 1813. Testo poetico basato su una lirica di  Philipp Wilhelm von Hoernigk “Oestreich über Alles”.

Secondo Matthäus von Collin, fratello di Heinrich Joseph von Collin, questo poema fu pubblicato grazie all’insistenza del maggiore dell’esercito austriaco Catinelli, che si prodigò presso il poeta, suo amico, affinché scrivesse componimenti atti a celebrare le vittorie e la potenza dell’Austria.
Su questo argomento la biografia di Collin recita così (da pagina 433): “In Austria, a partire dall’anno 1808, tutto acquisì gradualmente una connotazione marziale. Furono fatti preparativi per una landwehr (milizia cittadina), e ogni persona capace di imbracciare un’arma fu addestrata al servizio militare; furono grandi eventi mai visti prima. Collin fu invitato dal suo caro amico, il k. k. Tenente Maggiore Catinelli, a comporre un certo numero di liriche adeguate al momento, (Le nazioni confederate a partire dal 1809 formeranno la cosiddetta “Quinta Coalizione” contro Napoleone – NdA) e a declamare quei sentimenti che avevano acceso quell’entusiasmo degno e nobile; il poeta disse che non ebbe mai ricevuto un compito più sacro, più caro ai suoi più intimi desideri come questo. Creò dunque quelle liriche piene di grande entusiasmo, piene di forza e traboccanti emozioni, poiché aveva il cuore che batteva ardentemente per la patria, sulla cui stessa strada più tardi altri cantori, non altrettanto ispirati, si cimentarono. Quando uscì la prima edizione di questa lirica, l’espressione dell’ entusiasmo più sfrenato proruppe, tanto che molti poterono affermare che quello fosse stato il giorno più bello della loro vita.” (Collin / Biografia S . 433F.)
Il testo delle poesie di Collin fu terminato nell’autunno del 1808, almeno nella prima versione, ma non fu pubblicato che a febbraio 1809 (seconda edizione a stampa, mese di aprile). L’“Oestreich über Alles” fu immediatamente la canzone più popolare della collezione. I Wehrmannslieder sono stati messi in musica più volte, per esempio dal succitato  Joseph Weigl (stampato da A. Strauss nel 1809) e da Adalbert Gyrowetz.
Le canzoni di Weigl furono eseguite il 25 marzo 1809 in un’accademia musicale al Teatro di Corte accanto al castello ed il concerto è stato ripetuto alla presenza della coppia imperiale il 28 marzo. Johann Friederich Reichardt ne descrisse i particolari nelle sue „Vertrauten Briefen“, lettera del 31 Marzo 1809.

“Il raduno è stato il più brillante e numeroso che vidi; l’intera sala, tutte le gallerie, tutti gli angoli e i corridoi erano gremiti di persone di ogni ceto sociale, così che molte centinaia di persone dovettero tornare indietro. Era uno spettacolo grandioso e solenne, tutta questa gente fremente che già pregustava lo spettacolo, con i libretti in mano e con quale entusiasmo Collin ha ripreso le potenti canzoni […] E ora anche nella canzone: Österreich über alles: iniziando i suoi versi  l’entusiasmo  salì ai massimi livelli; C’erano applausi, urla, forti grida, applausi e singhiozzi; dal seggio imperiale giù nella sala e nel “mundum” in generale. Mai provai emozione più grande”. La Leipziger Allgemeine Musikalische Zeitung ha anche riferito: “Il 25 [marzo] c’era un’accademia nel teatro vicino al Karntheater per i tre ispettori dell’opera, Mr. Saal, Vogel e Weinmüller , e furono cantata con otto canzoni guerresche di Collin, musicate da Jos. Weigl e Gyrowetz. Con l’entusiasmo generale che attanagliava tutti i cuori per la nostra monarchia e soprattutto quelli di Vienna, questi canti […] non potevano mancare di una buona accoglienza. Lo stesso si è ripetuto il 28, e anche il 2 e il 16 aprile nella grande Sala Redouten, e la sala si riempiva ogni volta fino a traboccare. L’entusiasmo crebbe e gli applausi furono sconfinati.” (AmZ 11, 1808/09, 12 luglio 1809, colonna 651.)

(1) A-Wgm, A 62a, un foglio, già di proprietà di Guido Peters e Anton Dermota Srenneis/Landsberg5 vol.2 p.28, 52; JTW pagina 187; Wien/Autographe p. 120). Facsimile e trascrizione: Kienzl/Skizzen pp. 321, 323.

(2) D-B, Mus. SM. autogr. Beethoven Landsberg 5, pagina 19. Datazione: marzo 1809, facsimile e trascrizione: Brenneis/Landsberg5, ulteriore facsimile: SBB/

(3) D-BNba, Coll. H.C. Bodmer, HCB Mh 79, un foglio. Fax: DBH/online.

Bibliografia: Brauneis/Unv. 18. – Brenneis/Landsberg5 vol.2 p.20f, 52. – Collin/biografia. Kienzl/Skizzen. – Nottebohm/Beethoveniana II, pag. 262 segg.

Per gentile concessione della BH – Beethoven Haus Bonn

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