WoO 46 Variazioni (7) in mi bemolle maggiore per pianoforte e violoncello

Thema – Andante

WoO 46 Variazioni (7) in mi bemolle maggiore per pianoforte e violoncello sul tema del duetto: “Bei Männern welche Liebe fühlen” (Per gli uomini capaci di sentire amore) del Flauto magico di Mozart, dedicate al conte di Browne, 1801, pubblicate in parti staccate a Vienna, Mollo, 1801; in partitura a Francoforte, Dunst, verso il 1830. GA. n. III/a (serie 13/8) – B. 158 – KH. (WoO)46 – L. IV, p. 319/10/4 – N. p. 145 – T. 81

Titolo ufficiale: WoO 46 Sieben Variationen (Es-dur) über das Thema „Bei Männern, welche Liebe fühlen“ aus der Oper „Die Zauberflöte“ von Wolfgang Amadeus Mozart für Klavier und Violoncello Widmung: Johann Georg Reichsgraf von Browne-Camus NGAV/3 AGA 111a = Serie 13/8

Il manoscritto originale si trova nella Beethovenhaus. È questa l’ultima, in ordine di tempo, delle tre serie di variazioni per pianoforte e violoncello composte da Beethoven, e di esse è la più semplice e breve. La quarta variazione ha il particolare interesse espressivo del modo minore. La sesta (Adagio) fa pensare ad un immaginario duetto vocale. La settima (Allegro non troppo) è di una fisionomia ritmico-melodica vicina a quella dello Scherzo del Settimino. La Coda con il suo vigoroso spunto sembrerebbe annunciare una fuga; ma si spiega invece in brevi imitazioni all’ottava conducenti ad una stretta, che riprende in modo trasparente la figura tematica mozartiana.  [Da Biamonti Giovanni – Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven comprese quelle inedite e gli abbozzi non utilizzati, Torino, ILTE 1968]

Composte probabilmente alla fine del 1801 a Vienna. L’edizione originale in parti fu pubblicata da Mollo a Vienna nel 1802. Beethoven annotò a partitura autografa sulla stessa carta che utilizzò per trascrivere i Lieder op.48 n.5 e 6 scritti tra la fine del 181 e l’ inizio del 1802.  L’indicazione sul frontespizio dell’edizione originale “Le 1er Jenvrier [!] 1802” e il suo tardivo annuncio sulla Wiener Zeitung del 3 aprile 1802 come „ganz neu zu haben“ portano Sieghard Brandenburg a presumere che Beethoven abbia composto queste variazioni come regalo di capodanno per il Conte di Browne-Camus (Brandeburg/Violoncell p. 19). Già il 22 aprile 1801 Beethoven aveva scritto in una lettera: “bey mollo hier kommen wenn mir recht ist, bis 8 Werke heraus“ (BGA 59). Non è possibile verificare se WoO 46 fosse una di queste opere e se la composizione fosse già disponibile in quel momento. In Wh I e Wh II, nonché nel “Catalogue des Oeuvres” di Artaria del 1819, l’opera è elencata come “n. 10”, ma le edizioni di Mollo non portano alcun numero. Anche il n. 12 fornito da Weinmann/Artaria (p. 77) per l’edizione successiva dell’edizione originale con il numero di lastra 1528 non compare nell’edizione; probabilmente fu erroneamente tratto dalla trascrizione autografa. Jens Dufner nota che anche altre edizioni pubblicate durante la vita di Beethoven  contengono tratti interessanti; l’edizione del 1802 di Hoffmeister & Kühnel, ad esempio,  è notevole in quanto contiene una serie di aggiunte dinamiche che mancano nell’edizione originale (Dufner/NGA V/3 KB p. 60f). Tema: Wolfgang Amadeus Mozart, „Die Zauberflöte“ KV 620, Atto I, 14a scena, n. 7, duetto Pamina e Papageno „Bei Männern, welche Liebe fühlen“ . Nel 1801 l’opera di Mozart fu rappresentata per la prima volta al Kärntnertortheater di Vienna (27 recite; Hadamowsky/Hoftheater Part 1 p. 143). Dedica: Note biografiche su Johann Georg Reichsgraf von Browne-Camus: vedere Opus  9. — Il conte non fu originariamente il dedicatario per le variazioni WoO 46. Sul frontespizio della partitura autografa è annotato da mano sconosciuta: „Der Gr[ä]fin v frieß gewidmet gebohrne Fürstin v Hohenloh“ (per le note biografiche su Maria Theresia Josepha von Hohenlohe-Waldenburg-Schillingsfürst, sposata contessa Fries vedere Op. 23). Brandenburg portò avanti l’ idea che la dedica alla contessa Fries possa essere stata soppressa „weil man das Mozartsche Thema und seinen Text allzu gut kannte und die Dedikation gegenüber einer standeshöheren und verheirateten Frau als unschicklich empfand“ (Brandenburg/Violoncello p. 19f).

Nella prima pagina della musica autografa la riga sotto il titolo è stata cancellata al punto da risultare illeggibile. Potrebbe esser stata una dedica precedente, che potrebbe non corrispondere a quella sul frontespizio. Prima esecuzione sconosciuta. Abbozzi perduti. Presumibilmente esistevano schizzi per le variazioni WoO 46 nel taccuino “Sauer”, che Beethoven usò tra aprile e novembre 1801, oggidì disperso e ricostruibile solo in parte (Brandeburgo/Violoncello p. 19). Partitura: D-BNba, BH 77. Datazione: probabilmente verso la fine del 1801 (Brandeburg/Violoncello p. 19). Sulla questione se questo manoscritto fosse il modello per la stampa originale, cfr. Dufner/NGA V/3 KB p. 60 e DelMar/Variations p. 53.

Titolo: Folio 1 recto „Variations sur le theme ,bej Männern, welche liebe fühlen’ composes [!] par louis van Beethoven.“ Folio 2 recto di mano di Beethoven al margine superiore “N° 12”, a destra „Variationen über das Thema ,Bey Männern, welche Liebe fühlen* kom-ponirt [eine Zeile – wahrscheinlich eine Widmung – durchstrichen] von Iv. Bthwn.“  11 fogli; foglio 1 recto titolo, foglio 1 versus vuoto, 20 pagine di testo musicale  23,5 x 32,5 cm, 12 righe pentagrammate. Provenienza: Friedrich v. Amerling, Vienna. — Carl Meinert, Dessau (Catalogo/Bonn 1890 n. 233). – Libreria antiquaria Richard Bertling, Dresda. – Acquisito nel 1897. Facsimili e descrizioni: DBH/online. — Brandeburgo/Violoncello pagg.29-50, descrizione pagg.19. Edizione originale (parti) 1802 (primavera?). Vienna, T. Mollo et Comp., VN/PN 222. — Titolo: „VARIATIONS / pour le Clavecin / Sur le Theme |Bey Männer [!] welche Liebe fühlen]]] / de l’Opera |die Zauberflöte| de Mr MOZART / Composées et dediées / à Son Excellence Monsieur / LE COMTE DE BROWNE / Brigadier au Service de S. M. L’Empereur de Russie / par / LOUIS van BEETHOVEN / a Vienne chez T. Mollo et Comp. / Le 1er Jenvrier 1802. /

Per gentile concessione della BH – Beethoven Haus Bonn

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