WoO 15 Sei Ländler per pianoforte (2 violini e basso)

WoO 15 – Sei Ländler per 2 violini e basso (pianoforte). Lädlerische Tänze (Danze campestri) (6) per due violini e basso, (pianoforte) estate 1802, pubblicate in parti staccate a Vienna, Artaria, settembre 1802; in partitura nel Supplemento della G.A. (serie 25), 1888. GA. n. 291 (serie 25/28) – Bruers 277 – KH (WoO)15, Nottebohm pagina 151 – Peters 91 Thayer 94 Biamonti 324. Per la parte trascritta per pianoforte: pubblicata contemporaneamente ad esse a Vienna, Artaria, settembre 1802.GA. n. 197 (serie 18/15) – 13. 169 – KH (WoO)15, p. 452 – L. IV, p. 342/B16 – N. p. 151 – T. 94 Biamonti 325.

Il manoscritto originale è sconosciuto. La società degli Amici della Musica di Vienna possiede una vecchia copia delle parti, la Haslinger Rudolphinische Sammlung una copia della partitura. Abbozzi della 1a, 2a 3a, 4a e 6a, insieme con quelli di altre danze dello stesso genere rimasti inutilizzati, si trovano nel quaderno Kessler, dopo quelli della Seconda Sinfonia. Per la forma e la fisionomia queste danze somigliano molto alle sette di cui al numero Biamonti 163 ovvero WoO 11, nello stesso tono di re maggiore e con la sola differenza del minore nella quarta. Forse avevano una destinazione più frugale (per piccoli ritrovi, cittadini o campestri) che non qualche altra raccolta precedente, dello stesso Beethoven. Si può pensare anche ad una di quelle comitive di musicanti girovaghi, per i quali, secondo quello che dice lo Schindler a proposito dello Scherzo della Sinfonia Pastorale, il maestro avrebbe scritto anche qualche pezzo. Nella trascrizione per pianoforte l’ordine delle due prime è invertito rispetto a quello della redazione precedente. La parte del primo violino è passata senza modificazioni nella prima riga del pianoforte, eccezionalmente con l’aggiunta di qualche nota della parte del secondo, che invece si è fusa, nella seconda riga, con il basso.

WoO 15 Sei Ländler per pianoforte (2 violini e basso)

WoO 15 Sei Ländler per 2 violini e basso (pianoforte)

Gli abbozzi delle Danze WoO 15 sono stati studiati dal Centro Ricerche Musicali: ne è risultato una nuova visione del Biamonti 316 – Fonte: Quaderno Kessler, pagine 44/45 di Nottebohm, ”Ein Skizzenbuch von Beethoven, aus dem Jahre 1803“, Lipsia Breitkopf & Hartel, 1880 pagina 19. Ovvero pezzi in forma di danza, in misura 3/4, menzionati appunto da Nottebohm insieme con altri riguardanti le sei danze campestri WoO 15, ma senza riportarne la musica.

Per la prima volta assoluta il Centro Ricerche Musicali www.lvbeethoven.it presenta uno studio dettagliato sulla grande mole di abbozzi riferentesi in massima parte a questi Sei Ländler per pianoforte (2 violini e basso) WoO 15.

Detto studio, portato a termine dal violoncellista Graziano Denini, coautore del Sito, è la prima approfondita analisi su un unico pensiero creativo che comprende non meno di venti idee le quali, modificate, scartate o accorpate, videro la luce come  Ländler per 2 violini e basso (ed anche in riduzione per pianoforte) a Vienna, Artaria, settembre 1802.

Il lavoro profondo e puntuale del prof. Denini viene presentato nel file Flowpaper della pagina. Oltre agli originali vengono inoltre proposti tutti gli abbozzi nelle loro varianti, sovrapposizioni e cancellature; non vengono neppure saltate le diverse interpretazioni degli abbozzi che si sono create tra lo studio del CRM e il prof. Sieghard Brandenburg, primo trascrittore delle pagine 22 e 23 del quaderno di schizzi Kessler.

Simili come spirito, create in un unico, rapido afflato di ispirazione, gli abbozzi differiscono dal risultato finale.  La prima danza abbozzata diventa, nella versione definitiva, la prima parte della danza WoO 15 nr. 1, ma la seconda sezione risulta completamente diversa. La seconda dona il materiale per la quinta.

Lo studio di Graziano Denini si spinge poi a dare un ipotetico abito armonico a quelle danze che ragionevolmente possono essere rivestite  di tale forma; in questo caso manterranno il numero che abbiamo loro attribuito negli originali; similmente saranno riproposte anche per l’ organico che vide la luce nel 1802, ovvero 2 violini e basso. Eccezionale per unicità e profondità, questo studio si presta – come esemplare paragone – ad un dibattito musicologico di massimo livello. Ogni nota o puntualizzazione  che ci perverrà sarà benvenuta, vagliata e discussa con piacere.

Cliccate su questo link per accedere alla pagina “Biamonti 316 – Pezzi in forma di danza, in misura 3/4”

WoO 15 fa parte del progetto La ricerca diventa Arte

Una nuova vita per le opere sconosciute di Ludwig van Beethoven: Un’ esplorazione artistica a cura della pianista professoressa Antonietta Cappelli

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