Trattato di armonia e composizione – Parte terza

CAPITOLO XI – Delle fughe doppie

Questa specie di composizione a due soggetti è fondata unicamente sul contrapunto doppio all’ottava, dal quale essa, per cosi dire ,non differisce punto, sia che i due soggetti entrino immediatamente insieme al principio, sia soltanto dopo la ripercussione. Si scelgono altresì due frasi d’accompagnamento (nella fuga a quattro parti) e si legano co’ suoi due soggetti nel corso della fuga. Non bisogna mai perder di vista, per ottenere un buon rivolto delle parti, le regole della fuga semplice e del contrapunto doppio all’ottava.

Per fare una fuga a tre o quattro soggetti si osservano egualmente le regole del contrapunto triplo o quadruplo all’ottava e le seguenti:

1) Le parti debbono ordinariamente essere in numero di una o due più che non i soggetti nella composizione, per lasciar riposare o l’una o l’altra nel corso del pezzo.

2) I soggetti devono avere un andamento diverso, note di diversi valori, e non devono cominciare, ma finire insieme.

3) II rivolto non deve dar luogo che ad accordi consonanti, e non mai dissonanti. (2)

1) Quest’ articolo avrebbe dovuto esser posto immediatamente dopo la fuga semplice. (Fétis)

2) Questo è un errore: la settima della dominante, la quinta minore e sesta ed il tritono possono esser benissimo impiegati nella fuga. (Fétis)

Non par vero che il Fetis fraintenda le cose a questo modo. Qui per accordi dissonanti, siccome chiaramente il mostrano gli esempi, Beethoven intende nulla più che i secondi rivolti, cioè gli accordi di quarta e sesta e questi sono ch’ ei vuole eliminati dalla fuga. Se avesse voluto accennare agli accordi dissonanti in generale, non gli avrebbe designati come quelli che provengono dal rivolto; perciocché, salvo la specie di dissonanza di cui parla qui il Beethoven, il rivolto non ha mai cangiato un accordo di consonante in dissonante. Del resto, vedi la prossima quinta regola e i suoi esempi. (Rossi)

4) La legatura di nona non può essere impiegata, perché essa si cangia già una volta in settima e seconda, risolvendosi sull’ ottava e la terza, e un’ altra volta in settima e sesta, risolvendosi sulla sesta. Esempi buoni e cattivi es.

5) Due quarte giuste non possono mai succedersi. Esempi buoni e cattivi es.

V’ ha tuttavia un’ eccezione quando la seconda è un tritono. Esempi buoni e cattivi es.

6) La quinta attaccata per salto debbe evitarsi, perché ne risulta un’ accordo di quarta e di sesta non preparato. Esempi buoni e cattivi es.

Bisogna o sopprimere la prima quinta, o evitarla nel contrassoggetto, surrogandovi la terza o l’ottava raddoppiate. Esempi buoni e cattivi es.

O meglio nel principio. Esempi buoni e cattivi es.

7) La sesta libera colla terza diminuita è vietata nei tempi forti: vi si sostituisce l’ottava o l’unisono; Anche  nel moto contrario l’ accordo di terza e sesta produce l’ accordo di quarta e sesta: il moto obliquo è dunque il migliore. Esempi buoni e cattivi es.

L’intervallo che manca nell’ accordo, è preso dalla parte libera, che non debb’ essere rivoltata secondo le regole del contrapunto doppio. Osservando rigorosamente tutto ciò che abbiam detto, si potrà, senza ricorrere al contrapunto alla decima e alla duodecima, trattare in sei maniere una fuga doppia a tre soggetti, e in 24 maniere una fuga a quattro soggetti. Tuttavia per essere certi di ciò che si dee fare, e per non fare, come dice il proverbio, il conto senza l’oste, giova esaminare anticipatamente i soggetti, con severità, e assicurarsi che il rivolto non produrrà alcun accordo vietato. A quest’ effetto è necessario sottometterci a tre rivolti principali e a tre altri rivolti secondarii.

Le parti saranno nell’ ordine seguente.

1° Rivolto principale                 Suo rivolto secondario

Parte superiore                  Parte intermedia

Parte intermedia                Parte superiore

Parte inferiore                  Parte inferiore

2° Rivolto principale                      Suo rivolto secondario

Parte inferiore                     Parte superiore

Parte superiore                  Parte inferiore

Parte intermedia                    Parte intermedia

3 Rivolto principale                         Suo rivolto secondario

Parte intermedia                  Parte inferiore

Parte inferiore                         Parte intermedia

Parte superiore                      Parte superiore

Si vede che in ciascun rivolto secondario la parte di basso è conservata, donde risulta che i medesimi intervalli si riproducono

D’una doppia fuga a tre soggetti. Lo sviluppo della stessa.

D’una doppia fuga a tre soggetti. Lo sviluppo della stessa.

Pagina tratta da: Ludwig van Beethoven – Studi ossia Trattato di armonia e di composizione; prima versione italiana con note di F.G. Fétis (1784-1871) e L.F. Rossi (1805 – 1863)  Milano, Luigi Ricordi & C. 1855, traduzione da Ignaz Xaver von Seyfried Ludwig van Beethoven’s Studien im Generalbasse, Contrapunkte und in der Compositions=Lehre , Wien, Tobias Haslinger, 1832. (traduttore Luigi Felice Rossi)