Trattato di armonia e composizione – Parte prima

CAPITOLO V –
1) Quadro dell’ accordo fondamentale consonante.
2) Quadro della seconda specie degli accordi fondamentali. cioè degli accordi di settima essenziali coi tre rivolti

Gli accordi dissonanti notati qui sopra, son chiamati consonanze naturali, atteso che il lor posto è determinato, non possono prender mai quello di un altro intervallo, né prendersi per semplici ritardi. Questi accordi possono collocarsi su tutti i tempi della misura, non nono sempre preparati, e sono d’ordinario risolvibili colla nota del basso che li segue. Oltre gli accordi dissonanti citati, ve n’ ha una moltitudine di altri, né quali certe note prendono il posto d’ intervalli consonanti o dissonanti: donde risulta che l’accordo seguente è sospeso. Chiamansi questi accordi ritardi: essi possono essere soppressi senza cambiar l’ordine di successione naturale. Si possono altresì chiamare dissonanze accidentali, per distinguerli dai precedenti, o naturali (essenziali). A motivo della loro durata questi accordi non devono cadere che sul tempo forte della misura, e debbono essere preparali, eccettuatine alcuni casi del libero stile.

Tutti gli accordi che nascono dal ritardo, possono dividersi in quattro classi:

1) in accordi a un solo ritardo.

2) in accordi a due ritardi.

3) in accordi ove trovansi tre o quattro ritardi contro il basso.

4) in accordi ne ‘quali il ritardo si trova nel basso. Questi ultimi sono pure anticipazioni, poiché l’armonia che appartiene alla nota di basso seguente, si fa intendere anticipatamente.

Pagina tratta da : Ludwig van Beethoven – Studi ossia Trattato di armonia e di composizione; prima versione italiana con note di F.G. Fétis (1784-1871) e L.F. Rossi (1805 – 1863)  Milano, Luigi Ricordi & C. 1855, traduzione da Ignaz Xaver von Seyfried Ludwig van Beethoven’s Studien im Generalbasse, Contrapunkte und in der Compositions=Lehre , Wien, Tobias Haslinger, 1832. (traduttore Luigi Felice Rossi)