Hess Anhang 17 – 2 Pezzi per violino e pianoforte, anche per Quartetto d’archi.

Tratti dal balletto Die Geschöpfe des Prometheus Opus 43

Hess Anhang 17 – Due pezzi per violino e pianoforte (anche per quartetto d’archi)

Questi due brani, catalogati come Hess Anhang 17, sono trascrizioni per violino e pianoforte — e in alternativa per quartetto d’archi — tratte dal celebre balletto Die Geschöpfe des Prometheus Op. 43 di Ludwig van Beethoven. I pezzi corrispondono ai numeri 12 e 14 della partitura originale, anche se in alcune edizioni sono indicati erroneamente come 14 e 14, segno di una certa confusione editoriale che ha accompagnato la loro storia.

Le trascrizioni furono pubblicate nel 1831 dall’editore N. Simrock di Bonn, ma la loro origine rimane avvolta nel mistero: non esistono manoscritti autografi né partiture originali riconducibili direttamente a Beethoven. Questo ha alimentato dubbi sull’autenticità delle versioni, sebbene siano stilisticamente coerenti con il linguaggio musicale del compositore.

Il caso Zulehner: tra ingegno e pirateria editoriale

A firmare queste trascrizioni fu Charles Zulehner, figura controversa nel panorama musicale dell’epoca. Nato a Magonza nel 1770 — lo stesso anno di Beethoven — Zulehner fu un prolifico arrangiatore e incisore, ma anche un editore poco scrupoloso. È noto per aver pubblicato diverse opere di Beethoven senza autorizzazione, tra cui la Sonata Op. 17 per pianoforte e corno, che fece stampare con un titolo pomposo e fantasioso: “Sonate Pour le Forte-Piano avec un Cornu, Violon ou Violoncelle, Composée par Louis Van Beethoven, Ouvre (!) 17”.

Il frontespizio, inciso su carta vergata a mano, sfoggiava un carattere tipografico “starburst” — una scelta grafica sorprendente per l’epoca. Ma dietro l’estetica si celava una violazione dei diritti d’autore: Beethoven non aveva mai concesso il permesso per quella pubblicazione. Infuriato, il compositore pubblicò un trafiletto sulla Wiener Zeitung nel novembre 1803, in cui prendeva le distanze dall’operazione editoriale: “Il signor Carl Zulehner, reincisore di Mayence, ha annunciato un’edizione completa dei miei lavori per pianoforte e archi. Considero mio dovere pubblico far conoscere a tutti gli amici della musica che non sono in alcun modo collegato a questa edizione…” Questo episodio è emblematico delle difficoltà che Beethoven incontrò nel tutelare la propria opera in un’epoca in cui il concetto di copyright era ancora nebuloso.

I brani musicali

I due pezzi di Hess Anhang 17 sono:

  • Adagio (n. 12-2 del balletto) – una pagina lirica e contemplativa, che conserva l’eleganza del contesto coreografico.
  • Andante (n. 14-2 del balletto) – più mosso e narrativo, con una trasposizione in sol maggiore che suggerisce un adattamento non originale.

Entrambi sono disponibili anche in versione per quartetto d’archi, e i file MIDI sono stati curati da Pierre-Jean Chenevez, che ha reso accessibili queste rarità musicali agli studiosi e agli appassionati.