WoO 151 Der edle Mensch sei hulfreich und gut: Der edle Mensch sei hulfreich und gut! (L’uomo nobile sia soccorritore e buono) Lied per voce e pianoforte

Etwas langsam

WoO 151 – “Der edle Mensch sei hulfreich und gut: Der edle Mensch sei hulfreich und gut!” (L’uomo nobile sia soccorritore e buono). Lied per voce e pianoforte, foglio d’album per la baronessa von Eskeles, 20 gennaio 1823, pubblicato la prima volta da August Schmidt nella Allgemeine Wiener Musikzeitung del 23 novembre 1843 e poi da vari altri; recentemente da Willy Hess nel quinto fascicolo dei Supplemente zur G.A.1962. Hess 132 – KH. (Wo0)151 – Thayer 239.

L’originale (undici battute su testo di Goethe) si trova presso la società degli Amici della Musica di Vienna. Il testo:

Der edle Mensch sei
Hülfreich und gut

 [Da Biamonti Giovanni – Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven comprese quelle inedite e gli abbozzi non utilizzati, Torino, ILTE 1968]

Titolo ufficiale: WoO 151 Der edle Mensch sei hülfreich und gut Stammbuchkomposition (G-dur) nach Worten von Johann Wolfgang von Goethe für Singstimme und Klavier Widmung: -NGAXII/2 AGA-SBG V/16 (Hess 132)

Origine e pubblicazione: Lied trascritto „am 20ten jenner 1823“. La prima edizione apparve postuma nel 1900 in un supplemento al 25° rapporto annuale dell’Humboldt Gymnasium di Berlino. Intorno al 22 maggio 1824 il nipote di Beethoven, Karl, annotò in un quaderno di conversazione: „Von B.faron] Eskeles Er läßt um 6 Billet – Das Fräulein läßt sich bedanken für die Güte, daß du in ihr Stammbuch geschrieben hast.“ (BKh 6 p. 221.) La „Fräulein“ era la baronessa Marie (Maria Anna Cäcilie Henriette). August Schmidt riferì nel 1843 che Marie von Eskeles aveva inviato a Beethoven uno spartito „mit dem Ersuchen [übersandt], ihr einen Beitrag zu einem Album zu liefern, das sie damals in der Idee hatte und in welchem sie alle bedeutenden Componisten und Musiker zu vereinen hoffte. Beethoven zeigte sich willfährig, ihrem Wunsche nachzukommen; dessen ungeachtet aber lag das Blatt vier Monate unbeschrieben in seinem Pulte, bis er endlich […] die vorliegenden eilfTacte componirte“.  Beethoven avrebbe ricevuto dunque la richiesta di una composizione già nel settembre/ottobre 1822. In un quaderno di conversazione del 9 maggio 1825, c’è un’altra voce su una pagina in cui “Fr: Eskeles” ringrazia calorosamente „für die herrliche Composition in ihrem Stammbuche“ (BKh 8 p. 126). Un’errata lettura di “Fr:” come “Frau” invece di “Fräulein” fece supporre che la composizione dell’album fosse dedicata alla baronessa Cäcilie von Eskeles (1760-1836). Tuttavia, Schlesinger spiega nel quaderno di conversazione che „Das Fräulein spielt sehr schön“. Marie von Eskeles fu una studentessa del pianista Ignaz Moscheies e successivamente di Katharina Cibbini. Testo: Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832), „Das Göttliche“ in „Goethes Schriften“, Vol. 8, Lipsia 1789. Vedere WoO 185. Prima esecuzione sconosciuta.

Gli abbozzi saranno trattati in un articolo appositamente creato per il Centro Ricerche Musicali www.lvbeethoven.it

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