WoO 138 Der Jüngling in der Fremde – (Il giovane nel paese straniero) Der Frühling entbluhet (la primavera fiorisce). Lied per voce e pianoforte

Etwas lebhaft, jedoch in einer mäßig geschwinden Bewegung

WoO 138- Der Jüngling in der Fremde – (Il giovane in paese straniero) Der Frühling entbluhet (la primavera fiorisce). Lied per voce e pianoforte, 1809, pubblicato a Vienna, Artaria, luglio 1810. GA. n. 237 (serie 23/23) – Boett. VII/7 – B. 244 – KH. (Wo0)138 – L. IV, p. 346/C, a, 3 – N. pagina 182 – Thayer 172/2.

II manoscritto originale è conservato nella Library Congress di Washington, collezione Whittall. Le sei strofe di questa canzone, di Christian Ludwig Reissig, si svolgono tutte su un solo motivo musicale che originalmente era destinato al Lied aus der Ferne (rifatto poi da Beethoven in un secondo momento nella forma più complessa ed elaborata di WoO 137). Il motivo è breve ma non insignificante, per quanto la ripetizione non contribuisca ad aumentarne l’interesse. Il testo:

Der Frühling entblühet dem Schoß der Natur,
Mit lachenden Blumen bestreut er die Flur:
Doch mir lacht vergebens das Tal und die Höh’,
Es bleibt mir im Busen so bang’ und so weh.

Begeisternder Frühling, du heilst nicht den Schmerz!
Das Leben zerdrückte mein fröhliches Herz
Ach, blüht wohl auf Erden für mich noch die Ruh’,
So führ’ mich dem Schosse der Himmlischen zu!

Ich suchte sie Morgens im blühenden Tal;
Hier tanzten die Quellen im purpurnen Strahl,
Und Liebe sang schmeichelnd im duftenden Grün,
Doch sah ich die lächelnde Ruhe nicht blüh’n.

Da sucht’ ich sie Mittags, auf Blumen gestreckt,
Im Schatten von fallenden Blüten bedeckt,
Ein kühlendes Lüftchen umfloß mein Gesicht,
Dochsah ich die schmeichelnde Ruhe hier nicht.

Nun sucht’ ich sie Abends im einsamen Hain.
Die Nachtigall sang in die Stille hinein,
Und Luna durchstrahlte das Laubdach so schön,
Doch hab’ ich auch hier meine Ruh’ nicht geseh’n!

Ach Herz, dich erkennt ja der Jüngling nicht mehr!
Wie bist du so traurig, was schmerzt dich so sehr?
Dich quälet die Sehnsucht, gesteh’ es mir nur,
Dich fesselt das Mädchen der heimischen Flur!

 [Da Biamonti Giovanni – Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven comprese quelle inedite e gli abbozzi non utilizzati, Torino, ILTE 1968]

Titolo ufficiale: WoO 138 Der Jüngling in der Fremde Lied (B-dur) nach einem Gedicht von Christian Ludwig Reissig für Singstimme und Klavier Widmung: — NGA XII/1 Nr. 37 AGA 237 = Serie 23/23

Concezione e pubblicazione: assieme ad altre canzoni di un primo gruppo di poesie di Reissig (op. 75 n. 5-6, Woo 137-139) il Lied fu composto probabilmente nella seconda metà del 1809. L’edizione originale fu pubblicata nel luglio 1810 presso Artaria a Vienna. Il modello di testo originale per la composizione è la poesia di Christian Ludwig Reissig „Lied aus der Ferne“. La partitura è datata “1809”.

 Artaria pubblicò Woo 138 nella collezione „Achtzehn deutsche Gedichte“ pubblicata dallo stesso Reissig, che modifica anche le edizioni originali della canzone di Beethoven. 75 n. 5 e 6, nonché Woo 137 e 139. Testo: Christian Ludwig Reissig (1783-1847). La poesia „Der Jüngling in der Fremde“ fu stampata per la prima volta nella prima edizione (1809) dalla collezione di poesie „Blümchen der Einsamkeit”. E’ possibile però che Beethoven abbia ricevuto il testo scritto a mano dal poeta. Prima esecuzione sconosciuta.

Gli abbozzi saranno trattati in un articolo appositamente creato per il Centro Ricerche Musicali www.lvbeethoven.it

Per gentile concessione della  Staatsbibliothek zu Berlin Preußischer Kulturbesitz)

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