WoO 130 Gedenke mein! (Ricordati di me!) per voce e pianoforte

Andante con moto

WoO 130 – “Gedenke mein!” (Ricordati di me!) per voce e pianoforte, fine 1804, pubblicato a Vienna, vedova Haslinger, 1844. GA. n. 281 (serie 25/18) – Boett. XIII/3 – B. 256 – KH. (WoO) 130 – L. IV, p. 358//- N. p. 186 – T. 273.

Il manoscritto originale è sconosciuto. Un abbozzo si trova in un foglio sciolto appartenente agli autografi Grasnick della Deutsche Staatsbibliothek di Berlino (Boettcher). Proposta per la stampa all’editore Breitkopf e Härtel con lettera del 16 gennaio 1805, questa piccola composizione non venne accettata e fu restituita al maestro con lettera del 21 giugno 1805 (citata nel cat. KH. n. suddetto), insieme con i manoscritti di altre opere maggiori precedentemente inviati da Beethoven per una progettata «edizione generale» che non ebbe più luogo. Erronea è la data del settembre 1820 attribuitale, pure con qualche riserva, dalla GA. Si tratta di una breve pagina, come un foglio d’album, scritta probabilmente in occasione della partenza di persona cara. Parole di autore ignoto. Si può notare l’analogia delle prime quattro battute della frase iniziale con il tema dell’Allegro della ouverture dell’Egmont.

Gedenke mein!
Ich denke dein!
Gedenke mein!
Ich denke dein!
Ach, ach,
der Trennung Schmerzen,
der Trennung Schmerzen,
versusst nur die Hoffnung
Ach, ach!

 [Da Biamonti Giovanni – Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven comprese quelle inedite e gli abbozzi non utilizzati, Torino, ILTE 1968]

Titolo ufficiale: WoO 130 Gedenke mein! Lied (c-moll) für Singstimme und Klavier Widmung: – NGA XII/1 Nr. 92 AGA 281= Serie 25/18

Creazione e pubblicazione: Abbozzato nella primavera del 1820 e probabilmente anche completato. Consegnato all’arciduca Rodolfo come tema di composizione l’11 settembre dello stesso anno. La prima edizione fu pubblicata postuma nell’aprile 1844 dalla vedova e dal figlio di Tobias Haslinger a Vienna. Beethoven abbozzò il Lied WoO 150 poco prima di WoO 130 nel quaderno di abbozzi denominato “Wittgenstein”. La partitura autografa di WoO 150 è datata “4 marzo 1820”, quindi WoO 130 fu probabilmente completato poco dopo. Come mostra la nota nella copia superstite, Beethoven aveva inteso che questa canzone fosse una composizione per l’arciduca Rodolfo. La data 11 settembre 1820 annotata sulla copia è probabilmente il giorno della consegna. La canzone “Gedenke mein” inviata da Breitkopf & Härtel 15 anni prima in una lettera datata 21 giugno 1805 (BGA 226) non può (contrariamente a quel che afferma il precedente Kinsky – Halm) essere stata WoO 130, ma piuttosto WoO 136. Nel 1844 la vedova ed il figlio dell’editore Tobias Haslinger pubblicarono sulla Wiener Zeitung le seguenti notizie: il 3 aprile, l’edizione originale di WoO 130 „Gedenke mein! Lied […] von L. van Beethoven. Aus dessen Nachlaß erst jetzt herausgegeben“, il 4 aprile l’edizione con l’arrangiamento per pianoforte a cura di Carl Czerny come „Fantasie über ein bisher unbekanntes Lied von Ludw. van Beethoven“. A quanto pare Czerny fece anche in modo che la canzone apparisse otto anni dopo come pezzo per pianoforte. Testo: l’autore non è noto e potrebbe provenire dallo stesso Beethoven. Prima esecuzione sconosciuta.

Gli abbozzi saranno trattati in un articolo appositamente creato per il Centro Ricerche Musicali www.lvbeethoven.it

Per gentile concessione della Österreichische Nationalbibliothek

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