WoO 125 La Tiranna: Ah grief to Think! (Ah, quanto è doloroso pensare) Lied per voce e pianoforte

Andante

WoO 125 – La Tiranna: Ah grief to Think! (Ah, quanto è doloroso pensare) – 1798 circa, pubblicata a Londra, Broderip e Wilkinson, 1800. Hess 135 – KH. (WoO)125.

La conoscenza di questa piccola composizione, il cui ma­noscritto originale è perduto, si deve al dilettante di musica William Wennington il quale, trovandosi nel 1798 a Vienna, ebbe occasione di sentirla cantare, pro­babilmente in casa Lichnowskv, e ne portò a Londra una copia manoscritta, dandola ivi a stampare con il testo inglese che le è stato fino ad oggi mantenuto, anche nella recente pubblicazione di Hess e che non sappiamo se corrisponda a quello originario. La musica è scorrevole e gradevole, senza alcun intendimento espressivo particolare. Il testo:

Ah grief To think! ah Woe to name,
The doom that fate has destin’d mine
Forbid to fan my wayward flame,
And, slave to silence, hopeless pine!

( William Wennington)

 [Da Biamonti Giovanni – Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven comprese quelle inedite e gli abbozzi non utilizzati, Torino, ILTE 1968]

Titolo ufficiale: WoO 125 LaTiranna Canzonetta (Es-dur) nach einem Text von William Wennington für Singstimme und Klavier Widmung: Barbara von Tschoffen NGAXII/1 Nr. 19 AGA-SBGV/7 (Hess 135)

Creazione e pubblicazione: Canzone composta alla fine del 1798 a Vienna. L’edizione originale fu pubblicata da Broderip & Wilkinson a Londra nel dicembre 1799. I bozzetti, datati alla fine del 1798, devono aver preceduto il completamento della Canzonetta. Per Alan Tyson, „der Dezember 1798 für die Komposition der Canzonetta in Frage“ . Beethoven potrebbe essere stato spinto a comporre la canzone per la sua conoscenza diretta con William Wennington, che probabilmente era a Vienna nel 1798. Non è ancora chiaro se esistesse un’edizione originale viennese, come suggerisce l’impronta dell’edizione inglese, poiché non si trovano né copie al di fuori dell’Inghilterra né pubblicità sui giornali. – L’edizione londinese è molto probabilmente la più antica stampa inglese di una composizione di Beethoven. Testo: Il titolo suggerisce una versione originale italiana della poesia. Tuttavia non è stato ancora scoperto nessuna poesia ascrivibile al testo. Come si può vedere dagli schizzi superstiti, Beethoven usò la poesia di William Wennington in inglese “Drache” per la sua musica. Se Beethoven scriveva ancora foneticamente le parole nei primi abbozzi, esse sono scritte correttamente nell’ultimo schizzo. La poesia di Wenington è conosciuta solo dalla composizione di Beethoven. Dedica: (Maria Carolina) Barbara (Claudia) von Tschoffen, nata Puthon, nata nel 1772 a Vienna, e ivi deceduta nel 1847, pianista, allieva di pianoforte di Leopold Kozeluch. Secondo la tradizione di famiglia, si dice che sia stata una studentessa di Beethoven, anche se non ci sono ulteriori prove di questa circostanza. I suoi genitori, Johann Baptist e Katharina von Puthon, gestivano un salon molto apprezzato a Vienna. Blaxland suppone che Wennington e Beethoven si fossero incontrati per la prima volta nel palazzo del principe Karl von Lichnowsky . Sulla base della dedica, Walther Brauneis suppone che Beethoven avesse incontrato Wennington nel salone della casa Puthon-Tschoffen. Beethoven viveva molto vicino ai Puthon in quel tempo. La dedica dell’edizione originale inglese risale a Wennington. Prima esecuzione sconosciuta.

Gli abbozzi sono trattati in un articolo appositamente creato per il Centro Ricerche Musicali www.lvbeethoven.it  : https://www.lvbeethoven.it/biamonti192/

Consiglio sulla pagina del sito:

Gli esempi musicali in MIDI di questa pagina sono curati da Pierre-Jean Chenevez. Chi volesse consultare o richiedere questi file, può contattare l’ autore tramite il nostro modulo di contatto.

I testi e i documenti di questa pagina sono stati riveduti da  i nostri  revisori. Chi volesse  contattare il revisore, lo può fare tramite il nostro modulo di contatto.