WoO 123 Zärtliche Liebe (Tenero amore): Ich liebe dich (Io t’amo), per voce e pianoforte

Andante

WoO 123 – Zärtliche Liebe (Tenero amore): “Ich liebe dich” (Io t’amo), per voce e pianoforte, 1800 circa, pubblicato a Vienna, Traeg, giugno 1803, insieme con la canzone La Partenza. GA. n. 249 (serie 23/36) – Boett. V/10 – B. 235 – KH. (WoO)123 – L. IV, p. 351// – N. p. 178 – T. 132.

Il manoscritto originale si trova nell’archivio della società degli Amici della Musica di Vienna. Una copia, riveduta da Beethoven, è conservata, presso la biblioteca della società medesima, nella Haslinger-Rudolfinische Sammlung, nota raccolta di manoscritti, intitolata all’arciduca Rodolfo d’Austria, allievo ed amico di Beethoven e curata a suo tempo per progettati fini editoriali da Haslinger. La musica è identica, salvo una piccola differenza nella prima nota del canto alla battuta 16, sia nell’autografo che nella copia. Ma il testo, che nell’autografo consta soltanto della terza, quarta e sesta quartina (“Ich liebe… Auch waren sie… Drum Gottes Segen ..”.) della poesia di K. F. Herrosee (Zärtliche Liebe) si estende nella copia a tutte e dieci le quartine della canzone, di cui è riportato anche il titolo originale. La GA. riporta il testo poetico dell’autografo limitato alle tre quartine (mentre, per quanto riguarda la musica, accetta il la invece del si della sedicesima battuta). Concordiamo con questa versione sembrandoci che nelle tre quartine si racchiuda già lo spirito essenziale della poesia, e che la ripetizione della stessa musica in tutte e dieci le quartine, alla fine anche un po’ retoriche, nuoccia alla sua originaria freschezza e semplicità.

Ich liebe dich, so wie du mich,
Am Abend und am Morgen,
Noch war kein Tag, wo du und ich
Nicht teilten unsre Sorgen.

Auch waren sie für dich und mich
Geteilt leicht zu ertragen;
Du tröstetest im Kummer mich,
Ich weint in deine Klagen.

Drum Gottes Segen über dir,
Du, meines Lebens Freude.
Gott schütze dich, erhalt dich mir,
Schütz und erhalt uns beide

 [Da Biamonti Giovanni – Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven comprese quelle inedite e gli abbozzi non utilizzati, Torino, ILTE 1968]

Titolo ufficiale: WoO 123 Ich liebe dich so wie du mich (Zärtliche Liebe) Lied (G-dur) nach einem Gedicht von Karl Friedrich Herrosee für Singstimme und Klavier Widmung: -NGA XII/1 Nr. 12 AGA 249 = Serie 23/36

Creazione e pubblicazione: probabilmente composta nel 1795. L’edizione originale fu pubblicata nel giugno 1803 da Traeg a Vienna. La classificazione cronologica dell’origine della partitura autografa si basa sui risultati dell’esame della carta e della grafia effettuati da Douglas Johnson. Secondo lo studioso Beethoven utilizzò il tipo di carta dal momento in cui si trasferì a Vienna nel 1792 fino ai suoi viaggi a Praga e a Berlino all’inizio del 1796 (e forse anche poco dopo). Proprio per i tratti caratteristici della calligrafia di Beethoven i quel tempo Johnson fa risalire la partitura al 1795 (Johnson/Fischhof vol. 1 p. 98, 102). Franz Grasberger congettura che questa canzone sia da associare all’amore di Beethoven per Julie Guicciardi e quindi composta probabilmente nel 1801 (Grasberger/WoO 123 pp. 39-46) non è quindi legittimato. Le informazioni imprecise e talvolta errate su questa canzone nell’Indice cronologico di Thayer (Thayer/1865 n. 132) mostrano che lo studioso non conosceva l’edizione originale di Traeg, ma apparentemente conosceva la copia della canzone nella Collezione Haslinger-Rudolphin. Solo questa copia porta il titolo “Zärtliche Liebe” che non compare nelle edizioni a stampa. Testo: La poesia di Karl Friedrich Herrosee (1754-1821) dal titolo „Duett eines sich zärtlich liebenden Ehepaars“ apparve per la prima volta probabilmente nella pubblicazione trimestrale „Für Aeltere Literatur und Neuere Lectüre“ (3° pezzo, Lipsia 1784, a cura di Canzler e Meißner, pp. 197-199). Il poema completo in dieci strofe (con l’incipit “Beglückt durch mich, beglückt durch dich”) si trova nella copia dell’ Haslinger-Rudolphiniana. La partitura autografa, invece, contiene solo la 3a, 4a e 6a strofa. Beethoven probabilmente conosceva solamente la poesia in questa versione ridotta al momento della composizione della canzone (Lühning/NGAXII/1 KB p. 13).

Prima esecuzione sconosciuta. Abbozzi perduti, bella copia : A-Wgm, A 13. Datazione: forse 1795 (Johnson/Fischhof vol. 1 p. 102). Titolo: Foglio 1 versus in cima prima riga “Von L. v. Beethoven”. 2 fogli (originariamente un doppio foglio); 4 pagine di testo musicale, foglio 1 versus 2 recto WoO 123, foglio 2versus 1 recto Franz Schubert, frammento dal 2° movimento della Sonata in mi bemolle maggiore per pianoforte op.post.122 D 568. Carta: formato orizzontale, rifilata in alto e in basso, a sinistra strappato, 23 x 31,5 cm, rilegato. Provenienza: Antonio Salieri, Vienna, ancora con il doppio foglio completo. – Franz Schubert, Vienna. – Il doppio foglio fu poi diviso in 2 fogli: il primo rimase a Schubert, il secondo lo ricevette l’amico di Schubert Anselm Hüttenbrenner (“Ricevuto il 14 agosto 817”). – Dal possesso Schubert, il primo foglio pervenne a suo nipote, il dott. Eduard Schneider di Vienna, il secondo foglio da Hüttenbrenner  fu acquisito dal viennese Johann Nepomuk Kafka (Grasberger/Handschriften, p. 44). Johannes Brahms (nota del proprietario con data „im April 1872“), riunì entrambi i fogli. – (fu acquisito come regalo 1893).

Nell’Haslinger-Rudolphinische Sammlung c’è una copia di WoO 123 e 124, che Matthias Schwarz realizzò tra il 1818 e il 1821 (A-Wgm, XVII 67000) e che, secondo Helga Lühning, è probabilmente basata su un’edizione stampata precedentemente ed oggi sconosciuta di questa canzone.

Il Centro Ricerche Musicali possiede una copia antecedente di altro compositore sullo stesso testo, qui proposta da Antonietta Cappelli.

Gli abbozzi saranno trattati in un articolo appositamente creato per il Centro Ricerche Musicali www.lvbeethoven.it

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