WoO 88 Cantata per l’elevazione al trono imperiale di Leopoldo II per soli (soprano, contralto, tenore e basso), coro e orchestra

I) Soprano, coro e orchestra Er schlummert- II) Soprano e orchestra Aria: Fliesse, Wonnezahre – III) Basso: Ihr staunt, Völker der Erde! – IV) Tenore e accordi d’armonia degli archi: Wie bebt mein Herz vor Wonne! – V) Soprano, tenore, basso e orchestra Terzetto: Ihr, die Joseph ihren Vater nannten – VI) Coro e orchestra Heil – Viva!

WoO 88 – Cantata per l’elevazione al trono imperiale di Leopoldo II per soli (soprano, contralto, tenore e basso), coro e orchestra; fine settembre – principio ottobre 1790, pubblicata la prima volta dalla GA., 1888. GA. n. 265 (serie 25/2) – B. 196 bis – KH. (WoO) 88 -P. 28 – Sch. p. 217/23 – T. 19.

Leopoldo II d’Absburgo Lorena, fratello dell’elettore di Colonia Maximilian Franz, venne elevato alla dignità imperiale il 30 settembre 1790, succedendo all’altro suo fratello Giuseppe II, morto pochi mesi prima. L’incoronazione ebbe luogo a Francoforte il 9 ottobre. Probabilmente fu lo stesso Maximilian Franz a dare a Beethoven, che faceva parte dei musicisti della cappella elettorale, l’incarico di comporre una cantata d’occasione. Ignoriamo se questa sia stata allora veramente eseguita; certo è che essa fu poi dimenticata, come l’altra scritta per la morte di Giuseppe II (di cui al numero precedente), seguendone poi le ulteriori vicende e tornando alla luce soltanto nel 1884. Autore del testo fu con ogni probabilità anche qui l’Averdonk. L’orchestra è più nutrita che non nella cantata precedente.

I. Soprano, coro e orchestra (2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, 2 trombe, timpani, archi). “Er schlummert” (Egli dorme) (Adagio assai, la bemolle maggiore e passaggi tonali diversi, 4/4) — “Heill Heil! Heil!” (Viva! Viva! Viva!) (Vivace, Adagio, la maggiore, 4/4) — “Heil! Da glanzt eine Wolke heran… Sie theilt sich” (Viva! Una nuvola splende… si apre) (Allegro, Larghetto, Allegro con brio, do maggiore, 4/4). Il pezzo è costituito per la quasi totalità da un recitativo del soprano. Il coro fa soltanto una piccola apparizione in principio con le parole: “Lasst sanft dengrossen Fürsten ruhen!” (Lasciate che il grande principe riposi in pace!). L’orchestra è limitata, fino all’entrata dello Allegro con brio, agli archi. Alle parole: “Er ist’s, Leopold” (E’ lui, Leopoldo) dell’Allegro con brio entrano anche gli strumenti a fiato ed i timpani. Un rapido crescendo conduce al fortissimo, basato sul ritmo dei corni e delle trombe, che poi, passando anche agli altri strumenti a fiato, accompagna e commenta adeguatamente fino all’ultimo le parole del recitativo.

A questo primo pezzo si collega senza interruzione il seguente.

II. Soprano e orchestra (2 oboi, 2 fagotti, 2 corni, archi, 1 flauto e 1 violoncello obbligati). Aria: “Fliesse, Wonnezahre” (Effonditi, pianto di gioia) (Allegro moderato, sol maggiore, 4/4).

III. Basso: “Ihr staunt, Völker der Erde!” (Vi stupite, popoli della terra!) (Recitativo secco, 4/4).

IV. Tenore e accordi d’armonia degli archi: “Wie bebt mein Herz vor Wonne!” (Come mi batte il cuore dalla gioia!) (Recitativo, 4/4).

V. Soprano, tenore, basso e orchestra (2 clarinetti, 2 corni, archi). Terzetto: “Ihr, die Joseph ihren Vater nannten” (O voi, che chiamavate padre vostro Giuseppe).

VI. Coro e orchestra (2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, 2 trombe, timpani, archi). “Heil!” – (Viva!) (Un poco allegro e maestoso, re maggiore, 4/4, archi in 12/8) — “Stürmet nieder, Millionen” (Prostratevi, milioni) (Allegro vivace, stesso tono, alla breve) “Erschallet, Jubelchöre” (Risuonate, cori di giubilo) (Allegro non tanto, stesso tono, 4/4; archi in 12/8). Una figura di movimento degli archi (Un poco allegro e maestoso) introduce i festanti “Heil!” (Viva!) del coro, sostenuto dall’intera orchestra. L’Allegro vivace, svolto a quattro parti vocali appoggiate egualmente dall’orchestra, vuole esprimere un sentimento d’esultanza a sfondo celebrativo-religioso. Si noti la quasi identità delle parole: “Sturzet nieder, Millionen” (Prostratevi, milioni) con quelle dell’inno schilleriano alla gioia che Beethoven porrà, più di trent’anni dopo, a conclusione della Nona Sinfonia; c’è fors’anche una qualche analogia di stato d’animo musicale. Nell’Allegro non tanto conclusivo: “Erschallet, Jubelchore” (Risuonate, cori di giubilo) la celebrazione assume un carattere più festosamente popolare. Torniamo anche qui a volgere il pensiero alla Nona, ma alle pagine finali (come pure a quelle del Fidelio) nelle quali peraltro il «giubilo» espresso dal testo poetico è di altra levatura.

 [Da Biamonti Giovanni – Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven comprese quelle inedite e gli abbozzi non utilizzati, Torino, ILTE 1968]

Titolo ufficiale: WoO 88 Kantate auf die Erhebung Leopolds II. zur Kaiserwürde nach einem Text von Severin Anton Averdonk für Soli, Chor und Orchester Widmung: – NGA X/l AGA 265 = Serie 25/2

Origine e pubblicazione: composta probabilmente nel settembre/ottobre 1790. La prima edizione della partitura fu pubblicata postuma nel 1888 come parte dell’AGA da Breitkopf & Härtel a Lipsia. Il 30 settembre 1790 Leopoldo fu eletto imperatore del Sacro Romano Impero come successore del fratello Giuseppe, morto nel febbraio dello stesso anno, e fu incoronato a Francoforte il 9 ottobre. Questi sono gli unici indizi su quando la cantata sia stata composta. A differenza della cantata WoO 87, qui non si sa chi abbia commissionato Beethoven (ammesso che siano esistiti dei committenti). È possibile che siano state persone prossime all’elettore e arcivescovo di Colonia, Maximilian Franz, fratello di Leopoldo II, o lui personalmente.

Testo: Severin Anton Averdonk (1768-1817). Il testo è sopravvissuto solo nella trascrizione della cantata. Anche se nessun documento prova la paternità di Averdonk, secondo Ernst Herttrich difficilmente la congettura può essere messa in discussione. Oltre alle corrispondenze stilistiche e testuali tra i due testi di cantata WoO 87 e 88, ciò è indicato anche dal fatto che dopo l’„Ode auf den Tod Josephs“ nell’ottobre 1790 von Averdonk aggiunse anche un „Hymnus auf die Krönung Leopolds des Zweiten zum römischen Kaiser“.  Copie dell’inno oggi sono introvabili. Herttrich presume che il testo composto e quello stampato (come in WoO 87) differiscano. Prima esecuzione sconosciuta, ma vedere WoO 87.

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