WoO 64 Variazioni (6) in fa maggiore su un tema svizzero per pianoforte o arpa

Thema – Andante con moto

WoO 64 Variazioni (6) in fa maggiore su un tema svizzero per pianoforte o arpa, 1790, pubblicata a Bonn, Simrock, 1798. GA. numero 177 (serie 17/16) – Bruers 183 – KH. (WoO) 64 – L. IV, pagina 320/12 Nottebohm pagina 156 – P.97 Sch. pagine 148/17 e 150/17 (rispettivamente della seconda e terza edizione; nella prima manca). Il manoscritto originale è conservato nella Beethoven Haus (fondo Bodmer). Il tema svizzero è quello della canzone “Es batt e’ Buur e’ Tochterli”, pubblicata nel 1790.

Il lied apparve nel 1782 nel primo volume del Musikaliches Kunstmagazin di Johann Friedrich Reichard. La datazione di queste Variazioni è invece compresa fra il 1790 e il 1792 e, secondo Klaus Kropfinger al 1791. Sono, secondo una definizione di François-René Tranchefort: «(…) un’esercitazione scolastica basata su una melodia originale veramente brutta.(…)».[1] Secondo Luigi Della Croce, queste Variazioni, furono proposte a Beethoven da Neefe per esercitarsi e in cui: «(…) il tema cantilenante è trattato in modo piuttosto convenzionale.(…)»[2]

[1] Da François-René Tranchefort: Beethoven in Guide de la musique e de clavecin ripreso da Amedeo Poggi e Edgar Vallora: Beethoven. Signori il catalogo è questo! Einaudi editore

[2] Luigi Della Croce: Ludwig van Beethoven. La musica pianistica e da camera. L’Epos editore

La partitura autografa per le Variazioni su un’ aria svizzera è insolitamente ordinata. Era scritta così bene che il mercante di manoscritti berlinese Liepmannssohn, nelle cui mani passarono molti manoscritti famosi, ancora nel 1930 pensava che si trattasse di una copia fatta da un copista professionista. Ora è certo che sia stata vergata da Beethoven stesso. Tuttavia, l’assegnazione di una data a questa composizione è piuttosto problematica. Il Lied usato come tema per le Variazioni fu pubblicato nel 1781 – troppo presto per offrire un indizio diretto. La carta su cui è stata realizzata la partitura autografa è unica tra quelle utilizzate dal compositore. Beethoven utilizzò carta simile proveniente dalla stessa cartiera nei suoi ultimi anni di Bonn, cioè tra il 1790 e il 1792. Ciò è confermato da un’analisi della grafia. Come succede normalmente, la calligrafia di una persona muta molto al trascorrere dell’ età, ed anche Beethoven non faceva eccezione a questa regola.  Le caratteristiche della grafia del giovane Beethoven al nostro vaglio sono la forma e l’andamento delle chiavi, le note, le legature ecc…. che cambiano negli anni. Utilizzando questi risultati, la data di composizione della partitura autografa può essere ridotta tra il 1790 e il 1792.

L’autografo è stato scritto con molta attenzione, in modo che Beethoven potesse usarlo in seguito come modello per un’ eventuale futura  incisione. Nel 1798 le variazioni furono pubblicate dalla casa editrice Simrock,  appena fondata a Bonn. (Da Julia Ronge)

WoO 64 fa parte del progetto La ricerca diventa Arte

Una nuova vita per le opere sconosciute di Ludwig van Beethoven: Un’ esplorazione artistica a cura dell’ arpista professoressa Paola Perrucci

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Per gentile concessione della BH – Beethoven Haus Bonn

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