WoO 60 Pezzo per pianoforte (Klavierstück)

Ziemlich lebhaft NGA VII / 6 AGA 301 = serie 25/38

WoO 60 – Pezzo per pianoforte  (si bemolle maggiore) (Klavierstück), 14 agosto 1818, pubblicato come appendice al numero dell’8 dicembre 1824 della Berliner allgemeime musikalische Zeitung; poi nell’Harmonikon, III, 1825, pagina 142 con il titolo: “Impromptu Composed at the Dinner Table”; infine dallo Schlesinger Berlino, 1840 e con il titolo: “Demière pensée musicale de Beethoven”. GA. numero 301 (serie 25/38)- Bruers 172 – KH. (WoO)60 -L. IV, pagina 364/r – Nottebohm pagina 152 – Thayer 212 – Biamonti 690 Abbozzo in Nottebohm, II, pag. 137.

Una piccola pagina estrosa di 39 battute, che si vuole scritta per l’album della pianista polacca Marie Szymanowska, ma fu invece probabilmente composta come una Bagattella a sé, e venne soltanto in seguito in possesso della suddetta signora.

Chiamata anche “Impromptu Composed at the Dinner Table” (nome basato sull’edizione londinese del 1825. )Secondo le informazioni della prima edizione, fu scritta il 14 agosto 1818, ma potrebbe essere stato scritta alcuni mesi prima. La prima edizione apparve nel dicembre 1824 come supplemento musicale del Berliner allgemeinen musikalischen Zeitung (foto). La prima edizione recita: “Auf Aufforderung geschrieben Nachmittags am l4ten August 1818 von Beethoven.“ L’editore annunciò anche che „jene Komposition habe Beethoven für eine ihm fremde Dame auf deren dringendes Bitten geschrieben“ “Beethoven aveva scritto questa composizione per una signora sconosciuta su sua richiesta urgente” (BamZ 1, 1824, 8 dicembre 1824, P. 423). Adolf Bernhard Marx congetturò che la signora fosse la pianista polacca Maria Szymanowska (1789-1831), il cui album contiene il brano (fonte 1.2; Marx / Beethoven 1863 vol. 1 p. 74). Questa attribuzione è stata messa in dubbio da Kinsky / Halm (KH p. 506). La presunta permanenza di Maria Szymanowska a Vienna nell’agosto 1818 non è accertata.

Fu una collezionista di autografi, che ampliava la sua collezione anche attraverso acquisti, come testimoniano i brani di Bach e Handel contenuti nell’album Szymanowska e come sottolineato dalla redazione dell’edizione in facsimile dell’album (vedi fonte 1.2). Alcuni dei pezzi del suo album le furono regalati da amici – che probabilmente includono l’autografo di Beethoven (l’album musicale Marii Szymanowskiej / de Maria Szymanowska, a cura di Renata Suchowiejko, Cracovia 1999, p. 47).

Inoltre, gli schizzi fatti forse qualche mese prima (Gertsch / Op 106 p. 69f) e l’esistenza di una copia nella collezione Haslinger-Rudolphin suggeriscono che il brano per pianoforte non sia nato spontaneamente, come suggerisce la prima edizione. È più probabile che il brano sia entrato in possesso della pianista, ammirata anche da Johann Wolfgang von Goethe, in un secondo momento. Nella prima edizione individuale del 1840 (di Schlesinger) il brano fu pubblicato col fuorviante titolo “Derniere pensee musicale de Louis van Beethoven”. Autografi  schizzi A-Wgm, A 44, foglio 7r.

Data di composizione: estate 1818, trascrizione parziale: Nottebohm / Beethoveniana ll p. 137. 

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Una nuova vita per le opere sconosciute di Ludwig van Beethoven: Un’ esplorazione artistica a cura del pianista maestro Francesco Gussago

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