WoO 41 Rondò in sol maggiore pianoforte con violino obbligato

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WoO 41 Rondò in sol maggiore pianoforte con violino obbligato, 1793- Maggio 1794, pubblicato a Bonn, Simrock, principio 1808. G.A. numero 102 (serie 12/11) – Bruers 155 – Kinsky-Halm (WoO) 41 – L. IV, pagina 336/b Nottebohm pagina 144 – P. 37 Thayer 74 e 134 Biamonti 57.

Titolo ufficiale: WoO 41 Rondo (G-dur) für Klavier und Violine Widmung: -NGA V/2 AGA 102 – Serie 12/11

Anche a quest’opera, il cui manoscritto originale è perduto, si riferisce la lettera del giugno 1792 nella quale Beethoven annuncia ad Eleonore Breuning l’invio delle variazioni per pianoforte e violino su “Se vuol ballare, signor contino” da Mozart e del rondò con un violino, pregandola di rimandargli quest’ultimo dopo averlo ricopiato. Scelto da Beethoven per incominciare la lista delle sue Opus, il Rondò verrà accantonato per consegnare l’onore a tre trii per pianoforte, violino e violoncello.

Origine e pubblicazione: Probabilmente composta tra il 1790 e il 1792 a Bonn. L’edizione originale fu pubblicata da Simrock a Bonn all’inizio del 1808. Secondo Douglas Johnson, il tipo di carta utilizzato per la copia sopravvissuta può essere datata agli anni dal 1790 al 1792 (Johnson/Fischhof vol. 1 p. 263f e 278; la datazione errata di Johnson della lettera BGA 4 al 1794 non influenza la datazione). Una partitura autografa era stata scritta al più tardi nell’estate del 1792. Beethoven la inviò a Eleonore von Breuning insieme a un manoscritto con delle variazioni (probabilmente WoO 66): „Zu einer kleinen Wiedervergeltung für ihr gütiges Andenken an mich, bin ich so frey, ihnen hier diese Variationen und das Rondo mit einer violin zu schicken […]. sie können das Rondo abschreiben lassen, und mir denn die partitur zurückschicken“ (BGA 4). Alla fine dell’ ottobre 1792, poco prima della sua partenza per Vienna, Beethoven chiese la restituzione dei manoscritti in una lettera probabilmente indirizzata a Stephan von Breuning (BGA 5). Oggi non più trovabili. La suddetta copia del rondò fu effettivamente realizzata ed in seguito servì da modello per l’ incisione per l’edizione originale apparsa a Bonn. Prima esibizione sconosciuta. Abbozzi: L’affermazione di Johnson, Tyson e Winter che esistono abbozzi del Rondò WoO 41 nella A-Wgm (A 38 A, folio 1 e 2) (JTW p. 162) non è stata ancora confermata. Per quanto ne sappiamo oggi, i fogli citati contengono solo annotazioni per la sinfonia op. 67. Anche la datazione dello skizzenbuch (1807/08) mette in dubbio l’attribuzione.

La trascrizione in bella copia per l’incisione dell’ edizione originale si trova nella D-BNba (NE 222; facsimile e descrizione: DBH/online). Non contiene scritti di Beethoven ed è stata probabilmente realizzata da Johann Baptist Paraquin  (copista “F” secondo Tyson/Copyists). La copia fu realizzata dopo l’estate del 1792 per Eleonore von Breuning (BGA 4).

edizione originale 1808 (inizio). Bonn, N. Simrock, PN 581. – Titolo: „RONDEAU / pour le / Piano-Forte / AVEC VIOLON OBLIGE’, / composé par / L. van BEETHOVEN. / Prix 1 Fr: 50 Cs / A BONN CHEZ N. SIMROCK. / Proprieté de l’editeur. – Enregistrée à la Bibliotheque Imperiale.“ – formato orizzontale, 7 pagine (titolo pagina 1, pagina 2 vuota). Vilino: formato verticale, 3 pagine (pagina 1 vuota). – Annunci: AmZ 10 (1808), Intelligenzblatt 7, Marzo 1808, Sp. 32 (disponibile presso Breitkopf & Härtel) Allgemeiner Anzeiger der Deutschen 13 aprile 1808.

Per gentile concessione della BH – Beethoven Haus Bonn

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