Hess 149 – (Unv. 22) Rastlose Liebe. Testo: Johann Wolfgang von Goethe, abbozzo di una canzone per voce e pianoforte.

Hess 149 – (Unv. 22) Rastlose Liebe. Testo: Johann Wolfgang von Goethe, abbozzo di una canzone per voce e pianoforte, 1800-1810. Il facsimile è stato pubblicato (incompleto) da Elsa Bienenfeld in Neue Wiener Journal il 27 marzo 1927.

Abbozzi continuativi per un lied sul testo di Goethe Rastlose Liebe (Amor senza pace) (1800-1810). [Gli abbozzi di questo lied sono stati trovati accanto ad alcuni di quelli per Erlkonig del 1796]. La melodia è stata scritta completamente, mentre i ritornelli sono solo abbozzati. Jean Chantavoine ne ha pubblicato un completamento sulla rivista «La Revue Musicale Publication Mensuelle», II, H. Welter, Parigi 1902, p. 409-414. Il facsimile è stato pubblicato (incompleto) da Elsa Bienenfeld in Neue Wiener Journal il 27 marzo 1927. [Mark Zimmer a proposito di questo pezzo scrive “Gli abbozzi si trovano attualmente a Berlino, come parte della Fischhof Miscellany, e a Vienna nel manoscritto A 67 della Gesellschaft der Musikfreunde. Gustav Nottebohm ha ipotizzato che questi abbozzi possano essere stati composti in un qualsiasi periodo compreso tra il 1800 e il 1824. Douglas Johnson ha verificato che questi abbozzi sono stati scritti su una carta che Beethoven adoperava a Praga agli inizi del 1796. Gli abbozzi della miscellanea Fischhof sono stati pubblicati in trascrizione da Douglas Johnson in Beethove’s Early Sketches in the Fischhof Miscellany: Berlin Autograph 28, 2 voll., Ann Arbor, Michigan 1980, p. 1222-5. Di questo lied ci sono, in un certo senso, tre abbozzi continuativi completi, piuttosto diversi melodicamente, ma abbastanza coerenti nella loro visione generale. Dico ‘in un certo senso’ perché Beethoven scrisse un solo abbozzo continuativo, ma con le solite correzioni scritte sopra. Ciò non di meno Douglas Johnson è riuscito a decifrare tutte le note che erano state cancellate, ed è arrivato alla conclusione che ci sono tre versioni scritte una sull’altra (o, se volete, su cui Beethoven ha lavorato in tre circostanze separate). Johnson, nella sua trascrizione, ha pubblicato tutte e tre le versioni, ma in modo tale da mantenere la disposizione dei caratteri del manoscritto di Beethoven. Johnson ipotizza che questo lied sia stato scritto per la contessa Josephine de Clary, per la quale Beethoven aveva scritto i pezzi per mandolino WoO 43 e 44 sullo stesso tipo di carta”. Se mai fosse esistito un completamento di Beethoven, non se ne è mai avuta notizia.]

Dem Schnee, dem Regen,
Dem Wind entgegen,
Im Dampf der Kluefte,
Durch Nebelduefte,
Immer zu! Immer zu!
Ohne Rast und Ruh’

Lieber druch Leiden
Moecht’ ich mich schlagen,
Also so viel Freuden
Des Lebens ertragen.
Alle das Neigen
Von Herzen zu Herzen,
Ach, wie so eigen
Schaffet das Schmerzen!

Wie, soll ich fliehen?
Waelderwarts ziehen?
Alles vergebens!
Krone des Lebens,
Glueck ohne Ruh’
Liebe, bist du!

Beethoven realizzò i primi schizzi all’inizio del 1796. Nel 1823 progettò di riprendere il lavoro, ma di questo periodo non ci sono abbozzi rintracciabili.

Detti schizzi furono realizzati all’inizio del 1796, ma potrebbero esserci state bozze precedenti. Douglas Johnson ritiene possibile che Beethoven abbia lavorato alle canzoni “Rastlose Liebe” e “Erlkönig” (WoO 131) su richiesta di Josephine von Clary-Aldringen, per la quale potrebbe anche aver scritto l’op. 65 (Johnson/Fischhof vol. 1 p. 460).

L’8 febbraio 1823 Beethoven riferì a Goethe del progetto di pubblicare delle poesie di Goethe nel prossimo futuro: „Es dörften bald vieleicht mehrere ihrer immer einzig bleibenden Gedichte in Töne gebracht Von mir erscheinen, worunter auch ,Rastlose Liebe* sich befindet, wie hoch würde ich eine Allgemeine Anmerkung überhaupt über das komponiren oder in Musick sezen ihrer Gedichte achten!“ (BGA 1562). Di conseguenza, intorno al 1823 Beethoven sembra essere stato nuovamente impegnato con vecchie bozze per canzoni di Goethe, come dimostrano anche gli schizzi per la canzone “Heidenröslein” (Unv 23), su cui Beethoven lavorò nuovamente tra il 1818 e il 1823 anch’ essa incompiuta.

Il poema di Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832) fu scritto nel 1776. È stampato nel Vol. 8 degli „Goethe’s Schriften“ (Leipzig 1789, p. 1470, da cui Beethoven probabilmente prese il testo per “Erlkönig ” (vedi Opere incompiute WoO 131).

schizzi

(1) D-B, Mus. SM. autogr. Beethoven 28 (“Fischhoff”), pagina I4r. Datazione: 1796, facsimile: SBB trascrizione: Chantavoine/Beethoveniana, Johnson/Fischhof Vol. 2 p. 159-162.

2) A-Wgm, A 67, Folio 1r-2r. Datazione: inizio 1796 Trascrizioni: Chantavoine/ Beethoveniana Trascrizione parziale: Johnson/Fischhof Vol. 2 p. 159-162, Nottebohm/ Beethoveniana ll p. 575.

Documento su lettera: BGA 1562.

Bibliografiaa: Bienenfeld/Unv22. — Chantavoine/Beethoveniana. – Johnson/Fischhof Vol. 1 pp. 458-460. – Johnson/Tour1796.

Il sito Unheardbeethoven è a cura di Albert Willem Holsbergen e Mark Zimmer. A loro va il nostro ringraziamento.

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