Unvollendete 14 Frammento di variazioni per pianoforte

( Fischhof folio 25/26 versus ).

Abbozzato alla fine del 1794 o all’inizio del 1795. Gli schizzi sono contenuti su tre fogli del quaderno di abbozzi Fischof, probabilmente di un tema, otto variazioni ed una coda. Al foglio 25 recto del quaderno, immediatamente dopo le variazioni, è presente un breve abbozzo per il primo movimento della Sonata per pianoforte in La maggiore Opus 2 n. 2; la qual cosa ha fatto anche pensare che  Beethoven potesse pensare ad  una serie di variazioni quale finale per questa sonata. Sia questa ipotesi che l’ipotesi di una serie di variazioni indipendenti restano comunque valide.  Ulteriori variazioni in la maggiore e quindi con la stessa tonalità e con la stessa indicazione di tempo sono presenti nella miscellanea “Kafka” (GB-Lhl, Add. Ms. 29801, Bl. 158v), anche se probabilmente si riferiscono al “La ci darem la mano” dell’opera di Mozart “Don Giovanni”, che non è certamente l’oggetto delle variazioni presenti nel “Fischhof”.

Unvollendete 14 Frammento di variazioni per pianoforte

Studio di una possibile ricostruzione – A cura del Maestro Graziano Denini

INTRODUZIONE

Cercare di ritrovare un’idea musicale che sia coerente in un Tema con 8 Variazioni e Coda finale, i cui schizzi sono frammentati  in ben 3 pagine di manoscritto Beethoveniano, non è cosa semplice.

Vorrei quindi qui precisare che questa mia rielaborazione non può essere altro che una “ipotesi di trascizione” e che, alla stessa stregua della mia, potremmo trovare moltissime altre interpretazioni anche migliori.

Una delle difficoltà che trovo sempre nell’analizzare i manoscritti beethoveniani è la mancanza di armatura di chiave all’inizio delle righe di pentagramma. Beethoven infatti di rado scriveva le alterazioni in chiave all’inizio di ogni pentagramma ma il più delle volte le sottintendeva; a volte questo suo modus operandi può rendere difficile la decifrazione, ancora di più in un Tema e Variazioni nel quale troviamo andamenti e umori differenti. A volte mi è sembrato di individuare un tono minore soltanto dalla indicazione, altrimenti inutile, di un sol#.

Cercherò perciò di condividere con voi il mio metodo di lavoro.

Prima di tutto ho trascritto, il più fedelmente possibile, tutti gli schizzi che potevano far riferimento a questa opera e che si trovano in 3 fogli del Fischhof Skizzenbuch, – riportati in fac-simile in questa pagina – In secondo luogo ho cercato i frammenti più vicini tra loro dal punto di vista caratteriale o di andamento; ho cominciato quindi a studiare di posizionarli all’interno di una ipotetica Variazione aggiungendo qui e là le note mancanti (qui di seguito illustrerò Variazione per Variazione i risultati da me ottenuti), cercando al contempo di utilizzare il più possibile tutto il materiale.

A questo punto, avendo una visione un po’ più chiara delle Variazioni e della loro idea tematica, mi sono  trovato a chiedermi quale potesse essere il Tema fonte di queste e penso che la risposta sia che facciano riferimento alla Bagatella in La maggiore WoO 213 n. 4 la quale dovrebbe essere di poco precedente; la tonalità è la stessa e le prime 6 note della Bagatella sono assolutamente sovrapponibili a quelle della Variazione n. 6 (se si eccettua il fatto che sono scritte in valori doppi ed in 4/4) e l’inciso MI-FA’-MI a metà Bagatella lo ritroviamo tra i frammenti della Variazione in minore.

(Per consultare il lavoro da noi svolto su questa composizione e le altre tre che formano WoO 213: Quattro bagatelle (re bemolle maggiore, sol maggiore, la maggiore e la maggiore) per pianoforte

Ho quindi pensato di riscrivere tutta la Bagatella in 2/4 trasformando tutte le note con valori dimezzati in modo che fosse più associabile agli schizzi beethoveniani per le Variazioni. La Bagatella prevede un Daccapo ma non ha un finale; ho quindi replicato le prime 8 misure (forma ABA) e ho infine aggiunto una battuta conclusiva ricavata dalla conclusione della sesta variazione, che è quella più vicina al Tema.

Infine ho pensato a ridistribuire le Variazioni con un ordine che risultasse al mio orecchio il più consequenziale.

Spero che il mio lavoro per una, ribadisco, ipotetica ricostruzione delle 8 Variazioni non risulti indigesto ai cultori dell’opera beethoveniana. E’ stato comunque per me un buon “esercizio di stile”.

RICOSTRUZIONE DELLE VARIAZIONI

Tema

Come ho detto nell’introduzione a questo scritto il Tema di queste Variazioni è per me preso dalla Bagatella in La+ catalogata col numero WoO 213 n.4.

Queste 4 Bagatelle, risalenti al 1793, sono state recentemente inserite nel nuovo catalogo Kinsky – Halm; si tratta di abbozzi già catalogati da Giovanni Biamonti nel 1968 e datati erroneamente 1800; Beethoven ha infatti usato un tipo di carta che riporta alle composizioni del 1793 (ringrazio l’amico Luigi Bellofatto per questo prezioso contributo storico-analitico).

Ci informa Mark Zimmer, che queste Bagatelle si trovano assieme all’Allemande WoO 81, all’Anglaise WoO 212, alla Bagatella Hess 60, ad altre due Bagatelle già praticamente compiute (le Biamonti 269 e 277)

e numerosi abbozzi (catalogati Biamonti 268 – 270 – 271 – 272 – 273 – 274 – 276 – 278 – 279 – 280 – 281) in due fogli nel Beethoven-Archiv di Bonn, SBH 631 (SV 88).

Variazione I = questa variazione la troviamo al Foglio 26-recto (righi 1/4) ed è sostanzialmente completa; il mio apporto è stato solo quello di aggiungere alcune note nelle parti lasciate vuote raddoppiando, per lo più, le note della mano sinistra; da notare la strana armonia delle ultime 3 misure che sembra deviare verso un ipotetico si- per poi tornare in la+.

Variazione II = Si basa sullo schizzo al Foglio 26-recto (righi 15-16) che prosegue nel Foglio 26-versus (righi 1-6) ed è una variazione giocata sulle imitazioni destra/sinistra; è interamente sviluppata per cui il mio intervento è limitato al riempimento delle parti mancanti dell’originale beethoveniano.

Variazione III = Si basa sui 2 schizzi a pagina 25-versus (righi 9-10). Da notare la dicitura “6——–” a battuta 3-4 del secondo schizzo per indicare come proseguire con la mano sinistra.

Le prime 3 misure sono complete, mentre ho aggiunto le note delle 2 parti basse in modo da poter ritornellare il tutto. Ho poi aggiunto le ottave in semicrome come collegamento tra il primo ed il secondo frammento, che Beethoven scrive immediatamente prima del secondo, e che è completo. Anche qui il mio contributo è stato solo quello di inserire le note mancanti alla fine di questo frammento come collegamento per la sua ripetizione e poi alcune note alla mano sinistra come collegamento alla ripresa del primo frammento.

Infine ho aggiunto una scaletta discendente alla mano sinistra come conclusione della Variazione.

Variazione IV = Si basa sul Frammento a pagina 25-versus (righi 11-14).

Non è specificato il cambio di modo ma nella penultima misura dello schizzo troviamo alla mano sinistra un sol# che mi ha indotto a pensarlo nella tonalità di la-.

Il tema consta di 4 misure (da me ritornellate con andamento aperto-chiuso) più 2 battute per la seconda parte (quest’ultimo frammento è, come avevo scritto sopra, assai vicino all’inciso centrale della Bagatella).

Vista l’esiguità del materiale ho dovuto inventarmi praticamente tutta la seconda parte della Variazione risolvendo il tutto con una reiterazione del II frammento leggermente variato nella ripetizione.

Manca quasi completamente la mano sinistra a parte la prima e le ultime 2 battute. Il tema è segnato “con ottave”.

Variazione V = Si basa sullo schizzo al Foglio 26-versus (righi 5/8) ed è praticamente completo.

Il mio intervento si limita alla ripetizione delle prime 3 misure (suggerita dal segno di prosecuzione nel manoscritto), alle semiminime accentate (anche queste suggerite dal manoscritto) con l’aggiunta di quelle alla mano sinistra che hanno un andamento speculare a quelle della destra.

All’ottava misura della Variazione ho aggiunto i ribattuti per collegare la prima con la seconda parte.

Variazione VI = Gli Schizzi si trovano nel Foglio 26-recto (righi 11-12), al Foglio 25-versus (righi 11-12), al Foglio 26-recto (righi 5-8).

L’inizio di questa Variazione è simile all’inizio della Bagatella.

Le mie aggiunte nel I Frammento si limitano alla mano sinistra di battuta 4, alla ripetizione del frammento con una chiusa diversa (battuta 7) che si colleghi al secondo frammento.

Questo è completo ma molto frammentato perché negli Schizzi Beethoven indica solo il movimento di biscrome, alternativamente alla destra e alla sinistra, lasciando vuota l’altra mano; ho quindi soltanto riempito la mano mancante con note di armonia finendo il frammento con una scaletta discendente alla sinistra ed una corona che servisse di collegamento al terzo frammento.

Il terzo frammento è completamento mancante della sinistra e l’ho risolto con progressione molto veloce e concitata che porta ad una seconda sospensione e ad una cadenza finale morbida aggiungendo tutta la mano sinistra che si muove parallelamente in seste con la destra anticipandone l’entrata.

Nella penultima misura, alla scaletta ascendente della destra, ho fatto corrispondere un movimento contrario. Infine nell’ultima misura ho aggiunto una sinistra cadenzale (questa cadenza è stata lo spunto per la cadenza finale del Tema).

Variazione VII = Si comincia con lo schizzo al Foglio 26-recto (righi 15-16); seguono 2 misure dello Schizzo al Foglio 25-versus (righi 15-16) per finire con il frammento che troviamo al Foglio 26-versus (righi 9/10).

E’ la Variazione più facile da individuare visto l’andamento a sestine di sedicesimi della mano sinistra e all’ andamento con alternanza terzine-quartine alla mano destra.

La mano sinistra segue l’indicazione di ripetere l’andamento da basso Albertino che si trova al primo movimento della prima misura; quindi, alla quarta misura terzo movimento ho aggiunto un arpeggio discendente di La+ che riprende quello originale che si trova nello Schizzo di Foglio 25-versus (righi 15-16).

Questo arpeggio si collega con lo Schizzo del Foglio 25-versus (righi 15-16) dove, anche qui, ho ripetuto l’andamento della mano sinistra come indicato da Beethoven.

Infine, per concludere la mano sinistra ho aggiunto un arpeggio ascendente di La+ che si conclude sulla stessa nota della mano destra.

Variazione VIII = Si basa sugli Schizzi di Foglio 26-recto (righi 13/14 – 15/16) e Foglio 26-versus (righi 11-12)

Nel primo schizzo la mano sinistra è scritta con note reali per poi proseguire col segno “ottave”.

Nel primo frammento manca la seconda battuta (con segno di prosecuzione). Per il resto il frammento è completo; ho solo aggiunto due notine conclusive alla destra a battuta 10 della Variazione.

Anche il secondo frammento è praticamente completo; vi ho aggiunto l’arpeggio discendente di la+ alla destra a misura 17-18.

Invece, dal punto di vista compositivo ho qui ripreso le prime 4 battute del secondo frammento per poi finire con la chiusa del primo in crescendo.

Coda = Si basa sui Frammenti Foglio 26-recto (righi 7/12) e Foglio 26-versus (righi 11/14).

Nel primo frammento, giocato su un’alternanza ed imitazione destra/sinistra ho aggiunto diverse parti cercando di riprendere figurazioni contenute nell’originale.

La brusca interruzione all’ottava misura mi ha fatto pensare ad una parte cadenzale: ho quindi aggiunto una corona e ho proseguito con un tempo più lento le successive 3 misure anche queste con crescendo e corona finale.

Il successivo frammento, che troviamo al Foglio 26-recto (rigo 14), l’ho trovato con un po’ poca personalità per un brano così di carattere. Ho per questo preso uno Schizzo inutilizzato del Foglio 26-recto (righi 11-14) il quale, con le sue scalette discendenti alla mano sinistra, portato ad un tempo Allegro e di carattere “deciso” mi e sembrato molto più conclusivo.

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