Opus 107 Temi variati (10) per pianoforte con accompagnamento di flauto o violino a piacere (ad libitum)

Opus 107 – Temi variati (10) per pianoforte con accompagnamento di flauto o violino a piacere, op. 107, 1817-1818. Simili a quelli di cui al n. precedente. Pubblicati a Londra, Preston (ed. Thomson, Edimburgo), luglio 1819. Edizione tedesca: Bonn, Simrock, agosto-settembre 1820. GA. n. 115-119 (serie 14/4-8) – B. 107 – KH. 107 -L. IV, p. 52 – N. 107 – T. 218.

I manoscritti originali dei nn. 1-5 e 8-10 si trovano nel British Museum; quelli dei nn. 6 e 7 nella Beethovenhaus. I. Aria tirolese. (Moderato). II. Aria scozzese. (Allegretto quasi vivace). III. Aria della piccola Russia. (Vivace). VI. Aria scozzese. (Andante commodo). VII. Aria russa. (Andante). VIII Aria scozzese. (Allegretto). IX. Aria scozzese. (Allegretto). X. Aria scozzese. (Spiritoso e marziale).

 [Da Biamonti Giovanni – Catalogo cronologico e tematico delle opere di Beethoven comprese quelle inedite e gli abbozzi non utilizzati, Torino, ILTE 1968]

Titolo ufficiale: Opus 107 Variationen über Volkslieder für Klavier und Querflöte oder Violine ad libitum Widmung: — NGAV/4 AGA 115-119 = Serie 14/4-8

Composizione e pubblicazione: Beethoven compose sette di queste dieci variazioni tra il luglio e il novembre 1818. I numeri 6 e 7 furono composti successivamente su richiesta di George Thomson all’inizio del 1819, il numero 3 nell’aprile/maggio dello stesso anno. L’edizione inglese originale dei nn. 2, 6 e 7 (insieme alle Variazioni op. 105) fu pubblicata in partitura nel luglio 1819 da Thomas Preston a Londra e George Thomson a Edimburgo. L’edizione originale tedesca dei numeri 1-10 in parte seguì nell’agosto/settembre 1820 a Simrock a Bonn e Colonia. Il 28 dicembre 1818, Thomson confermò di aver ricevuto dodici brani (Op. 107 n. 1, 2, 4, 5 e 8-10 e cinque brani dell’Op. 105) che intendeva pubblicare in Inghilterra (vedi Op. 105) . Tuttavia, l’editore rifiutò tre di questi pezzi (Op. 107 n. 1, 8 e 10) (BGA 1275, 1283), Beethoven li sostituì con l’op. 105 n. 3 e op. 107 N. 6 e 7.

Thomson rifiutò anche l’op. 107 n. 3 e chiese due nuove variazioni per il n. 8 inizialmente rifiutato per tornare ai dodici brani previsti. (e ai sei numeri dell’op. 105). Beethoven esaudì anche questo desiderio. Thomson voleva pubblicare dodici serie di variazioni presso Preston in quattro volumi di tre pezzi ciascuno. Tuttavia interruppe la pubblicazione dopo il 3° volume, il cui contenuto (Op. 107 n. 2, 6, 7) era stato annunciato il 25 luglio 1819 nella Stationers ‘Hall. Poiché aveva richiesto e ricevuto la sostituzione di quattro brani che non gli piacquero, disponeva di un totale di 16 pezzi che potevano essere distribuiti nel continente. Sei di essi, corrispondenti ai volumi 1 e 2 di Thomson, furono pubblicati da Artaria a Vienna come op. 105. Beethoven offrì otto degli altri dieci pezzi nel marzo 1820 a Simrock a Bonn (BGA 1365, 1370, 1372), Maurice Schlesinger a Parigi (BGA 1374) e Diabelli a Vienna (BKh 1 p. 333). Alla fine Simrock pubblicò tutti e dieci i brani, sebbene Beethoven avesse dato all’editore la possibilità di „ein oder das andere Thema welches ihnen vielleicht nicht so gefällt oder zweckmäßig scheint gegen eins von der Überzahl vertauschen zu können“ (BGA 1384, 1392). I manoscritti Simrock servirono da modello, non l’edizione originale inglese, che in ogni caso conteneva solo tre dei pezzi. Il numero dell’opera o non è stato trasmesso da Beethoven nonostante l’annuncio (BGA 14001) o è pervenuto all’editore troppo tardi (vedi BGA 1403 del 5 agosto 1820).

La mancanza del numero d’opera e il resto della corrispondenza con Simrock suggeriscono che l’edizione fu completata nell’agosto 1820 e apparve a Michaelimesse (fine settembre).

Temi:

Numero 1: “Teppichkrämerlied” è tratto dal Singspiel “Der Körbel (o Körbchen) flechter an der Zauberquelle” di Friedrich Satzenhofen, vedi WoO 158 No. 5.

Numero 2: “Bonny laddie, highland laddie” canzone popolare scozzese, vedi op. 108 n. 7.

Numero 3: non identificato, nell’edizione originale come “Air de la Petite Russie” (cioè di origine ucraina), inizialmente descritto da Beethoven nell’incisione come “italienne”, poi come “Ecossais” (per lui equivalente a scozzese, irlandese o gallese) e poi corretto (BGA 1384).

Numero 4: „The pulse of an Irishman ever beats quicker“ canzone popolare irlandese, vedi WoO 153 n. 46.

Numero 5: “A Madel, ja a Madel”, canzone tirolese, vedi WoO 158 n. 6. –

Numero 6: “Merch Megan”, canzone popolare gallese, vedi WoO 155 n. 11

Numero 7: Air cosaque, probabilmente di origine ucraina, vedi WoO 158 N. 16.

Numero 8: “Oh Mary, at the window be”, canzone popolare scozzese, vedi op. 108 N. 17.

Numero 9: “Oh! thou art the lad of my heart“, canzone popolare scozzese, vedi op. 108 n. 11.

Numero 10: “The Highland Watch” (Old Scotia, wake thy mountain strain), canzone popolare scozzese, vedi op. 108 n. 22.

Prima esecuzione sconosciuta.

Gli abbozzi saranno trattati in un articolo appositamente creato per il Centro Ricerche Musicali www.lvbeethoven.it

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