Opus 104 Quintetto in do minore per 2 violini, 2 viole e violoncello

( Dal Trio per pianoforte, violino e violoncello op. 1 n. 3 )

I) Allegro con brio – II) Andante cantabile con variazioni – III) Menuetto quasi Allegro – IV) Finale – Prestissimo.

Opus 104 – Quintetto in do minore per 2 violini, 2 viole e violoncello op. 104, dal Trio per pianoforte, violino e violoncello op. 1 n. 3 (v. n. 62), agosto 1817, pubblicato a Vienna, Artaria, febbraio 1819. GA. n. 36/a (serie 5/6) – B. 104 – KH. 104 – L. IV, p. 29 – N. 104 – T. 16.

Titolo ufficiale: Opus 104 Quintett (c-moll) nach dem Trio op. 1 Nr. 3 für zwei Violinen, zwei Violen und Violoncello Widmung: – NGA VI/2 AGA 36a = Serie 5/6

Origine e pubblicazione: La copia verificata dell’arrangiamento reca la data “1817 am I4ten august”. Questa è (come suggerisce il titolo autografo) la data di completamento. L’edizione originale in parti fu pubblicata da Artaria a Vienna nel febbraio 1819.

Beethoven probabilmente presentò l’arrangiamento a Sigmund Anton Steiner a Vienna subito dopo il suo completamento per la pubblicazione: „hier folgt das qui[n]tett für das g—1 1—t [Generalleutnant] Amt. Bedingungen dafür werde ich schon zu machen wißen, Es ist dem Hr. Kaufmann davon nichts zu wissen zu machen, indem ich übermorgen einen Brief an ihn schreiben werde deswegen, womit die ganze sache geendigt ist, indem der Hr. K. nichts als die Gelegenheit zu dieser von mir völligen Bearbeitung gegeben hat“ (BGA 1158, senza data). Tuttavia l’ opera non fu pubblicato da Steiner, ma da Artaria, inizialmente senza un numero d’opera. Secondo Beethoven, l’arrangiamento era di sua mano ed era basato su un  arrangiamento insoddisfacente di un certo Kaufmann – forse Joseph Kaufmann (1788-1860), all’epoca un membro praticante (di violino) della Gesellschaft der Musikfreunde (BGA 1158 Nota 2). Beethoven scrisse anche a Ferdinand Ries descrivendo l’ arrangiamento come suo (BGA 1258). In seguito Siegfried Dehn riferisce in Caecilia (21, 1842, p. 59f): „Ein nicht Genannter brachte Beethoven das Trio in c-moll (Op. 1 Nr. 3), welches er als Quintett für zwei Violinen, zwei Violen und Violoncell arrangiert hatte, zur Ansicht, wahrscheinlich um des Meisters Meinung darüber zu erfahren. Beethoven muß vieles an der Arbeit auszusetzen gefunden haben; dennoch war ihm das Unternehmen anziehend genug, um es einer eigenen Bearbeitung und manchen Abänderungen zu unterziehen. Dadurch entstand nun eine neue, von der Arbeit des X. ganz verschiedene Partitur.“ Alan Tyson sospettava che il manoscritto sopravvissuto fosse proprio la copia dell’opera arrangiata da Kaufmann e che Beethoven lo avesse corretto e rivisto a partire da detta copia. La sua calligrafia è ben visibile in questa trascrizione. Peter Cahn non è d’ accordo con questa ricostruzione e congettura una prima versione riveduta di Beethoven (Tyson/0p. 104, recensione di Cahn in Mf 30, 1977, p. 524). A metà maggio del 1818 Beethoven aveva chiesto a Ferdinand Ries, allora residente in Inghilterra, oltre alla Sonata op. 106, „eine von mir selbst umgeschaffene Klawier Sonate Hl in ein Quintett für 2 Violin 2 Bratschen 1 Violonschell an einen Verleger in London anzubringen“ (BGA 1258). Probabilmente nel gennaio 1819 Beethoven inviò a Londra i modelli per l’ incisione – manoscritti – e chiese a Ries di provvedere all’immediata pubblicazione del quintetto. L’8 marzo 1819 inviò a Ries un elenco di errori che era il risultato della revisione dell’edizione originale di Vienna. Ancora nell’ottobre 1819 Beethoven scriveva a Ries: „ich sende von hier in einigen Tagen durch einen Courier sowohl die Quintette als auch die Sonate gestochen, wonach Sie denn Alles corrigiren können in beiden Werken“ (BGA 1341).

Nonostante il contatto tra Ries e Beethoven, non si pubblicò mai un’edizione autorizzata dell’op. 104 in Inghilterra. Ries menzionò la sua influenza e il suo interessamento sulla pubblicazione delle op. 106, 110, 111 e 119, ma non citò mai l’op. 104. Alan Tyson considera quindi giustamente l’edizione di Lavenus, che non possiede copyright sul frontespizio né una voce nello Stationers’ Hall e il cui anno di pubblicazione non può essere determinato con precisione, una ristampa non autorizzata della prima edizione Artaria (con la quale condivide la maggior parte degli errori lamentati da Beethoven). Un altro indizio potrebbe essere il fatto che l’elenco degli errori inviato a Ries nel marzo 1819 non furono presi in considerazione in questa pubblicazione inglese. Si potrebbe anche presupporre che l’edizione londinese fosse già apparsa nel marzo 1819, cosa che non può essere provata. Tyson non esclude del tutto una legale autorizzazione dell’edizione, a causa degli elevati pagamenti di commissioni effettuati da Ries a Beethoven (Tyson/Editions p. 108f).

Prima esecuzione il 13 dicembre 1818 in una serata musicale di intrattenimento della Gesellschaft der Musikfreunde di Vienna (TDR II p. 44; Nottebohm/1868 cita invece il 10 dicembre). Il lavoro fu probabilmente provato presso Nikolaus Zmeskall a Vienna nel settembre 1817. Poco dopo aver completato l’arrangiamento, Beethoven gli scrisse: „dieser Täge erhalten sie das 5tett, wo sie es wann immer bey sich machen können“ (BGA 1167; vedi anche BGA 1168f).

Abbozzi non reperibili. Indice delle correzioni: D-BNba, Coll. Wegeler, W 13 (BGA 1294, 8 marzo 1819) per l’edizione inglese probabilmente già pubblicata da E. Lavenu. L’elenco degli errori si basa su una compilazione dei fogli 35v e 36r della trascrizione della partitura (BGA 1294). Partitura: DB, Mus. SM. autogr. Beethoven Grasnick 11. Beethoven: “„1817 am 14ten august“. Due copisti: Wenzel Schlemmer e Wenzel Rampl. Titolo: Folio 1 recto di ​​Schlemmer “Quintetto”, barrato con inchiostro da Beethoven e sostituito da „Bearbeitetes terzett zu einem / [3 corretto a matita in:] 4 stimmigen quintett / von Flr: Gutwillen / u. aus dem schein von 5 stimmen / zu wirklichen 5 Stimmen ans Tags / licht gebracht, wie auch aus größter Miserabilität / zu einigem Ansehn / erhoben / von Hr: Wohlwollen. – / 1817 / am l4ten august. / [con altra penna:] Nb: die ursprüngliche 3stimmige quintett partitur / ist den Untergöttern als ein feierliches / Brandopfer dargebracht worden.“  36 fogli; Folio 1 recto titolo, 68 pagine di testo musicale Folio 1 versus 35 versus e 36 recto Compilazione di errori per Ferdinand Ries. Folio 36versus vuoto. Carta: formato orizzontale, 24 x 31 cm, 12 righe. Provenienza: Friedrich August Grasnick, Berlino. – Acquisito nel 1879. Descrizioni: Kurth/NGA VI/2 KB p. 51. – Klein/Katalog p. 155.

Edizione originale: 1819 (Febbraio). Wien, Artaria und Comp., VN/PN 2573. – Titolo: „QUINTETT / für / 2 Violinen, 2 Alt-Violen / und Violoncelle / von / Ludwig van Beethoven / nach einem seiner schönsten Trios fürs Piano-Forte / von ihm selbst, frey bearbeitet, und neu eingerichtet. / Eigenthum der Verleger. / Wien bey Artaria und Comp. / [1.:] N° 2573.“

Per gentile concessione della  Staatsbibliothek zu Berlin Preußischer Kulturbesitz)

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