Opus 81b Sestetto in mi bemolle maggiore per due corni, due violini, viola e violoncello

I) Allegro con brio – II) Adagio – III) Rondò – allegro

Opus 81b – Sestetto in mi bemolle maggiore per due corni, due violini, viola e violoncello op. 81b, 1794 – principio 1795, pubblicato a Bonn, Simrock: in parti separate, prima metà 1810; in partitura, 1846. GA. n. 33 (serie 5/2) – B. 81 jb – KH. 81 jb – L. III  p. 205 – N. 81 /b – P. 54 – T. 152

Il manoscritto originale è perduto. Una copia riveduta si conserva nell’archivio della Beethovenhaus (fondo Bodmer). Il Nottebohm ne ha trovato alcuni abbozzi in un foglio contenente anche quelli della canzone “Seufzer eines Ungeliebten”. I due corni hanno una parte preponderante e caratteristica nel primo Allegro e nel breve Adagio, dove cantano con passione grave e dolce. Nel Rondò, che s’avvicina all’esordio dello Scherzo del “Settimino”, prevalgono gli archi.

Titolo ufficiale: „Opus 81b“ Sextett (Es-dur) für zwei Hörner, zwei Violinen, Viola und Bass Widmung: — NGA VI/1 AGA 33 = Serie 5/2.

Creazione e pubblicazione: Gli abbozzi sopravvissuti per il sestetto furono probabilmente realizzati a Vienna nel 1795, ma non sono certamente i primi pensati per quest’opera. L’edizione originale in parti fu pubblicata da Simrock a Bonn nella primavera o nella prima metà del 1810.

L’edizione originale fu probabilmente pubblicata per la Messa di Pasqua del 1810 o immediatamente dopo. Non è stato ancora trovato annuncio o pubblicità dell’ opera su gazzette o periodici. Nel luglio 1810, l’edizione, insieme all’arrangiamento per quintetto d’archi, fu pubblicizzata sul Leipziger Allgemeinen musikalischen Zeitung (12, 1809/10, Intelligenzblatt 8, Sp. 32 – vedere fotografie -) tra i nuovi brani musicali disponibili da Breitkopf & Härtel. Un mese prima, il 14 giugno 1810, un arrangiamento per trio con pianoforte fu annunciato sulla Zeitung für die elegante Welt.

Nell’arrangiamento per quintetto le parti per violino primo e secondo rimasero invariate, le parti per viola prima e seconda e violoncello (su cui si ridistribuiscono le restanti parti del sestetto) furono reincise. La parte di basso dell’edizione del sestetto porta l’ indicazione “Violoncello e Basso” e mostra anche una corrispondente differenziazione nel testo musicale; la voce di basso dell’arrangiamento del quintetto (arricchita da alcuni passaggi del Corno secondo) porta solo la denominazione di “violoncello”. Nell’assegnare la parte di basso ovviamente si è creata confusione (forse già quando la parte fu consegnata dall’editore?). Alcune copie (probabilmente successive) dell’edizione del sestetto contengono la parte dell’arrangiamento del quintetto e viceversa ed alcune delle indicazioni delle parti furono corrette da mano. Prima esecuzione sconosciuta. Abbozzi: D-B, Mus. SM. autogr. Beethoven 28 (“Fischhof), folio 39v. Datazione: 1795 (Johnson/Fischhof vol. 1 p. 403), facsimile: SBB trascrizione: Johnson/Fischhof. GB-Lbl, Add. Ms. 29801 („Kafka“), pp. 138v e 158r/v. Datazione: 1795 (Johnson/Fischhof vol. 1 p. 402f), facsimile e trascrizione: Kerman/Kafka.

Prima edizione: 1810 (primavera o prima metà). „SEXTET / pour / deux Violons, Alt, Violoncelle, / et deux Cors, obligés / composé / PAR L. VAN BEETHOVEN. / [1.:] Oeuvre 81. [r.:] Prix 4 fr: 50 Cmes / A BONN chez N. Simrock. / Proprieté de l’Editeur: Deposée à la Bibliotheque imperiale.

Quintetto Opus 83 (cancellato) 82 (errato) in mi bemolle maggiore per due violini, due viole e violoncello (Bonn Simrock)

I) Allegro con brio – II) Adagio – III) Rondò – allegro

Per gentile concessione della BH – Beethoven Haus Bonn

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