Opus 66 Variazioni (12) in fa maggiore, per pianoforte e violoncello, sul tema dell’aria Ein Mädchen oder Weibchen

I) Tema con variazioni

Opus 66 Variazioni (12) in fa maggiore, per pianoforte e violoncello, sul tema dell’aria “Ein Mädchen oder Weibchen” (Una ragazza o una donnetta) del Flauto magico di Mozart, op. 66, 1798 (prima del settembre), pubblicate in parti staccate a Vienna, Traeg, settembre 1798. GA. n. III (serie 13/7) – B. 66 – KH. 66 – L. III, p. 69 -N. 66 – P. 96 – T. 57

Titolo ufficiale: „Opus 66“ Zwölf Variationen (F-dur) über das Thema „Ein Mädchen oder Weibchen“ aus der Oper „Die Zauberflöte“ von Wolfgang Amadeus Mozart für Klavier und Violoncello Widmung: — NGA V/3 AGA 111= Serie 13/7

Il manoscritto originale è sconosciuto. Interessano particolarmente: la prima variazione (pianoforte solo) per il suo leggero giuoco di legati; la seconda per qualche linea più oscura di contrappunto al pianoforte sotto il canto tematico del violoncello; la quarta per l’alternativa tra il fraseggio melodico del violoncello ed il leggero commento (anche qui in brevi figure di legato) del pianoforte; la decima e l’undicesima, in minore, per la loro essenzialità espressiva: come una marcia funebre ed una trenodia, che fanno pensare in anticipo alla Sinfonia Eroica.

Origine e pubblicazione: Gli schizzi superstiti risalgono probabilmente al 1796. L’edizione originale in parti fu pubblicata nel settembre 1798 da Traeg Vienna. Gli unici schizzi conosciuti sono su un foglio conservato nella Miscellanea “Kafka”. Sul retro di questo foglio ci sono annotazioni per una prima sinfonia in do maggiore Unvollendete Werke Unv. 2), su cui Beethoven lavorò nel 1795 e nel 1796. Secondo Douglas Johnson gli schizzi per l’op. 66 furono concepiti in seguito, probabilmente durante il viaggio di Beethoven a Praga e Berlino nel 1796 (probabilmente in vista del concerto congiunto con il violoncellista Jean Louis Duport alla corte di Berlino). Tema: „Die Zauberflöte“ KV 620, Deutsche Oper in zw Aufzügen, Text von Emanuel Schikaneder, Nr. 20, Aria; in Francia conosciuto con il titolo “La vie est un voyage”, in Inghilterra come “Colomba o Tortorella”. Traeg pubblicò l’edizione originale nella Wiener Zeitung il 22 settembre 1798. Come la maggior parte delle variazioni, l’opera non apparve con un numero d’opera, ma con un numero assegnato dall’editore: Traeg e pochi altri lo contarono come n. 6, Zulehner e Schott come n. 4 della serie di variazioni. Artaria lo numerò per la prima volta al numero 66, rimasto libero fino al 1819. (cfr op. 65). Per Artaria e Beethoven la cronologia della creazione o della stampa non avevano nessun interesse, ma fu importante numerarle dal momento che l’ editore aveva rilevato l’opera dal primo editore, Traeg, nel 1818. Il numero di opera 66 fu assegnata al trio di fiati Op. 87 nel „Verzeichnis der sämmtlichen Werke von Ludwig van Beethoven“ di Tobias Haslinger . Prima esecuzione sconosciuta.

Abbozzi: GB-Lbl, Add. Ms. 29801 („Kafka“), folio 71recto Datazione: 1796 (Johnson/Fischhof Bd. 1 S. 467), Facsimile e trascrizione: Kerman/Kafka.

Edizione originale (parti) 1798 (settembre). Vienna, Traeg, senza VN/PN. – Titolo: “„XII VARIATIONS / sur le Theme / (ein Mädchen oder Weibchen) / de l’opera die Zauberflöte / pour le / Piano-Forte / avec / un Violoncelle obligé / Composées / par / LOUIS VAN BEETHOVEN / N° 6. / à Vienne chez Jean Traeg dans la Singerstrasse. /

Per gentile concessione della British Library – London

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