Opus 61a Concerto in re maggiore per pianoforte e orchestra

(Trascrizione per pianoforte della parte del violino solista nel Concerto per violino e orchestra op. 61)
I) Allegro ma non troppo – II) Larghetto – III) Rondò

Opus 61a Trascrizione per pianoforte della parte del violino solista nel Concerto per violino e orchestra op. 61, dedicata alla signora Julie von Breuning (prima moglie di Stephan Breuning, il noto affezionato amico di Beethoven dai tempi di Bonn a cui era stato dedicato il Concerto originale per violino e orchestra; una buona pianista, con la quale il maestro suonava anche volentieri a quattro mani), estate 1807, pubblicata a Vienna, Bureau d’arts et d’industrie, agosto 1808. GA. n. 73 (serie 9/10) – KH. 61 (p. 148) – L. III, p. 58 – N. 61 – T. 130 (p. 71).

Il manoscritto originale è sconosciuto. Una copia riveduta si conserva nel British Museum. Beethoven fece questa trascrizione su invito di Muzio Clementi, cedendogliene il diritto di pubblicazione nei paesi anglosassoni insieme con il Concerto originale per violino, i tre quartetti Opus 59, l’Ouverture Coriolano, la quarta sinfonia, e il quarto concerto per pianoforte ed orchestra. Non si può dire che la trascrizione pianistica di una tale opera, nata per il violino e tanto eloquentemente connaturata con il carattere e la peculiarità espressiva dello strumento originale, abbia raggiunto qualche cosa alla sua bellezza, e forse neppure che la abbia eguagliata, nonostante gli accorgimenti e la perizia tecnica dell’ autore. Nel 1809 Beethoven compose per essa quattro cadenze: una per il primo tempo, una per il passaggio dal secondo al terzo e due altre nel corso di quest’ ultimo.

Il concerto inoltre è stato inoltre registrato a cura di Inedita, nostro partner e sostenitore, nel volume 2 della collana, con Roberto Diem Tigani alla direzione dell’orchestra di Sassari, e Maurizio Paciariello al pianoforte.

Titolo ufficiale: Konzert (D-dur) nach dem Violinkonzert op. 61 für Klavier und Orchester Widmung: Juliana (Julie) von Breuning NGA III/5 AGA 73 = Serie 9/10

Composizione e pubblicazione: La versione per pianoforte e orchestra fu realizzata su suggerimento di Muzio Clementi tra la fine di aprile e il luglio 1807. L’edizione originale viennese, in parti staccate, fu pubblicata nell’agosto 1808 dal Kunst-und Industrie-Comptoir di Vienna e Pest ; l’edizione originale londinese in parti fu pubblicata da Clementi, Banger, Collard, Davis & Collard nell’agosto/settembre 1810. Il 22 aprile Muzio Clementi scrisse al suo socio in affari londinese Collard: „In short. I agreed with him to take in MSS. […] a concerto for the violin, which is beautiful, and which, at my request, he will adapt for the pianoforte with and without additional keys […] Remember that the violin concerto he will adapt himself and send it as soon as he can“ (Shedlock/Clementi p. 143). Mentre i modelli di incisione per Londra furono inviati nel settembre 1807 (Cooper/Clementi), il Journal des Luxus und der Moden (gennaio 1808, p. 29) riportava in un rapporto presumibilmente datato fine agosto / inizio settembre 1807 che il concerto per violino a Vienna era già „im Stiche“.

 Nella partitura autografa della versione per violino, Beethoven abbozzò alcuni passaggi per l’arrangiamento per pianoforte, ma la trascrizione autografa completa della parte per pianoforte non ci è pervenuta. L’autenticità della versione per pianoforte è stata ripetutamente messa in discussione, principalmente per ragioni stilistiche ed estetiche (tra cui Nottebohm/Beethoveniana ll pp. 586-590, Kaiser/Op. 6l e Tyson/Op 61 piano version). Tuttavia Clementi, Ferdinand Ries e Carl Czerny nominarono Beethoven come arrangiatore (Wegeler/Ries p. 93f e Czerny/Beethoven p. 15), cosa confermata dalle indagini di Robert Förster (Forster/Op6l). Inoltre, sulla base delle correzioni della lastra d’ incisione e delle variazioni del modello, si può dimostrare che Beethoven almeno corresse le bozze della parte del pianoforte, autorizzandola (Herttrich/ NGA III/4 KB p. 10). Hans-Werner Küthen vede l’autenticità della versione per pianoforte come „einwandfrei bestätigt“ dalle fonti (Küthen/NGA III/5 p. 169). La versione per pianoforte dell’op. 61 fu offerta agli editori assieme alla versione per violino. Secondo l’annuncio del 10 agosto 1808, apparso sulla Wiener Zeitung, la versione per pianoforte era già disponibile. In tutti i casi l’opera, assieme alla versione per violino, era già stata stampata nell’agosto del 1807.

Dedica: Juliana (Julie) von Breuning nata von Vering, nata il 26 novembre 1791 a Vienna, e ivi deceduta il 19 marzo 1809, figlia del medico militare Gerhard von Vering (1755-1823; medico di Beethoven nel 1801). Julie von Breuning fu studentessa di Johann Baptist Schenk (1753-1836) e una brava pianista, „so war es natürlich, daß Beethoven an der talentvollen 18jährigen Frau Steffens bald ein doppeltes Interesse nahm, und wir sehen ihn wie noch vor wenigen Jahren mit Lenz, nicht allein zu vierhändigem Klavierspiel mit Julien vereint, sondern ihrem künstlerischen Streben überdieß ganz besonders huldigend, indem er das – Stephan bereits dedicirte – Violinconcert […] für Klavier allein und zwar selbst bearbeitete und es ‘Julien von Breuning, geborene von Wering’ (richtig Vering) widmete“ (Breuning/Schwarzspanierhaus p. 23). La dedica fu il regalo di nozze di Beethoven per Julie von Vering e Stephan von Breuning. Stephan ebbe in dedica la versione per violino (si può dire strumento “maschile”) e Julie la versione per pianoforte (strumento femminile) del concerto.

Prima esecuzione sconosciuta. Per una possibile rappresentazione il 20 gennaio 1811 a Vienna diretta da Beethoven, con l’arciduca Rodolfo come solista, vedere Steblin/Chotek p. 119. Abbozzi: vedere versione per violino. Prima Edizione in parti Vienna: 1808 (agosto). Vienna and Pest, Kunst- und Industrie-Comptoir (Bureau des arts et d’industrie), VN/PN 583. – Titolo: “CONCERTO / pour le Pianoforte / avec accompagnement de grand Orchester / arrange d’apres [!] son ​​Ier Concerto dE Violon / et Dedié / à Madame de Breuning / par / Louis van Beethoven / Oeuvre 61. /

Per gentile concessione della BH – Beethoven Haus Bonn