Biamonti 478 – Jubelgesang auf die Schlacht (Canto di giubilo per la battaglia)

Biamonti 478 – “Jubelgesang auf die Schlacht” (Canto di giubilo per la battaglia), abbozzo che fa immediatamente seguito al precedente ed ha la stessa origine, riportato da Nottebohm, Zweite Beethoveniana, pagina 262 come segue. (Il quaderno di abbozzi citato da Biamonti e da Nottebohm è il Landsberg 5). Beethoven intitola questo abbozzo “Auf die Schlacht Jubelgesang” (“Canto di gioia alla battaglia”) ed inserisce, sempre sopra al primo rigo ma con un carattere più grande e differente, le parole “Angriff” (“Attacco”) e “Sieg” (“Vittoria”); però la melodia è semplicemente una serie di arpeggi di re maggiore come un effetto da squillo di tromba e non assomiglia per niente ad un tema
da “Gesang”. Scrive Nottebohm (capitolo 29 della sua Zweite Beethoveniana) : “Das erwähnte patriotische Lied ist das Collin’sche Wehrmannslied “Oesterreich über Alles” (“Wenn es nur will, ist immer Oesterreich über Alles! [u.s.w.]). Die Skizzen dazu, [..] denen bald (S. 35) Entwürfe zu einem andern Gelegenheitsstück folgen. fallen in eine bewegte Zeit, in die Zeit der Kriegserklärung Oesterreichs an Frankreich. [ “La canzone patriottica citata è il Wehrmannslied di Collin “Oesterreich über Alles” [..]. Gli schizzi per questo, […] che sono presto seguiti (p. 35) dalle bozze per un altro pezzo occasionale, cadono in un periodo ricco di eventi, il tempo in cui l’Austria dichiarò guerra alla Francia.”] In effetti gli abbozzi per il Jubelgesang si trovano a pagina 41 del Landsberg 5 e non a pagina 35 come scrive Nottebohm. Il libro “Beethoven’s Sketchbooks” di Johnson, Tyler e Winter risolve questo mistero: “ E’quindi una sorta di sorpresa scoprire che la descrizione del Landsberg5 fatta da Nottebohm in Zweite Beethoveniana (pp. 255-75) non concorda con lo stato attuale del libro sotto molti aspetti importanti. Tanto per cominciare, la sua impaginazione non corrisponde a quella di Landsberg, poiché la maggior parte dei numeri di pagina di Nottebohm sono inferiori di sei. Inoltre Nottebohm ha descritto alcuni schizzi che oggi non si trovano nel libro e altri che ora all’inizio del libro vengono discussi come se fossero alla fine. Questo mistero si risolve quando ci si rende conto che in Zweite Beethoveniana (pubblicato nel 1887) Nottebohm offriva la descrizione di un libro ideale e non di quello che aveva davanti a sé. Si era cimentato nella ricostruzione e aveva riordinato alcuni fogli del Landsberg 5 in un ordine che gli sembrava più probabile che fosse quello corretto.” Per quanto riguarda invece la descrizione di Nottebohm (“che sono presto seguiti (p. 35) dalle bozze per un altro pezzo occasionale,”), vediamo che gli abbozzi per il Wehrmannslied sono a pagina 19 e in tempo di 4/4 mentre quelli di questo Jubelgesang sono a pagina 41 e in tempo di 6/8;
non possono quindi essere messi in relazione tra di loro; questo frammento sembra essere invece strettamente collegato alla creazione del V Concerto per pianoforte e Orchestra op. 73.

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