Biamonti 382 – Principio di un pezzo per quattro strumenti ad arco, 1803 circa.

Biamonti 382 – Principio di un pezzo per quattro strumenti ad arco (pagina 59),1803 circa. Menzionate da Nottebohm, pagina 55, senza riportarne la musica.

Si trova a pagina 59 del Quaderno di Schizzi Landsberg 6, altrimenti conosciuto come l’ Eroica Skizzenbuch.
Nottebohm, nel suo volume Ein Skizzenbuch von Beethoven aus dem Jahre 1803 nel quale analizza tutto questo quaderno di schizzi, a pagina 55 scrive : “Zwischen den Arbeiten zur Symphonie finden sich, ausser den früher erwähnten Skizzen zu den Variationen über das englische Volkslied, der Reihe nach: […] (Seite 59) ein Ansatz zu einem unbekannten Stück für vier Streichinstrumente,”[“Tra i lavori sulla sinfonia, a parte i già citati bozzetti per le Variazioni sul canto popolare inglese, si susseguono: […] (pag. 59) un inizio di un brano sconosciuto per quattro strumenti ad arco”]

A proposito dei simboli che troviamo a pagina 59 del Landsberg 6 L. Lockwood e A Gosman scrivono : “On this page, which contains his draft of ideas for a string quartett in A major, Beethoven entered at the top right margin a series of penciled symbols, some of which look like musical notes with stems, facing in both directions, and a series of short horizontal lines within vertical strokes that look like bar lines, as if he were representing the content of four measures but with short horizontal strokes within them rather than notes. Whether these figures have symbolic meaning, or could be Masonic or spring from other kinds of speculative thought, remains unknown.” [“In questa pagina, che contiene un abbozzo per un quartetto d’archi in la maggiore, Beethoven ha inserito nel margine superiore destro una serie di simboli a matita, alcuni dei quali sembrano note musicali con gambi, rivolti in entrambe le direzioni, e una serie di brevi linee orizzontali all’interno di tratti verticali che sembrano stanghette, come se rappresentasse il contenuto di quattro battute ma con brevi tratti orizzontali al loro interno anziché note. Resta sconosciuto se queste figure abbiano un significato simbolico, o possano essere massoniche o scaturite da altri tipi di pensiero speculativo”.]
Più interessante per me è vedere la tecnica compositiva usata da Beethoven in questo inizio di Quartetto: Beethoven non comincia preparando uno schema completo del pezzo, magari facendo un abbozzo pianistico da riportare in seguito ai 4 strumenti, ma procede indicando la frase principale già pensata e suddivisa per i vari strumenti e lasciando le altre parti non scritte. E’ comunque chiaro che l’idea complessiva almeno del I Tema, se non di tutta l’esposizione di questo I Tempo era già stata pensata. Una metodologia simile l’ho trovata anche negli schizzi per un altro tempo per quartetto d’archi e precisamente per “la gaiete” , Biamonti 796.

Non dobbiamo dimenticare una congetturale ricostruzione del Biamonti 382, in forma di primo tempo di quartetto a cura di Albert Willem Holsbergen, di www.unheardbeethoven.org. Alcuni anni fa (esattamente nel 2006) il pezzo fu suonato dal Covington String Quartet e registrato a cura della Monument Records, casa discografica statunitense di proprietà di James F. Green.

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