Biamonti 271 – (Schm., VI) 1800 Circa. Frammento per pianoforte.

Biamonti 271 – (Schm., VI) 1800 Circa. Frammento per pianoforte. Abbozzo che si trova nel quaderno pubblicato da A. Schmitz, Beethoven, unbekannte Skizzen und Entwürfe, Bonn, Beethovenhaus, 1924. Questo frammento pianistico si trova nella prima pagina del doppio bifoglio denominato BH114 in possesso della Beethoven Haus di Bonn.  E’ nella stessa pagina e subito successivo al Biamonti 270. Come tutti gli altri frammenti di questo doppio bifoglio è stato anch’esso analizzato da A. Schmitz nel suo libro “Beethoven Unbekannte Skizzen und Entwürfe” e come il Biamonti 270 viene definito : “Bei den Nummern III, V, VI, XVI scheint es sich um ein Ausprobieren klanglicher Effekte zu handeln.” (I numeri III, V, VI, XVI sembrano provare effetti sonori. ) In questo caso l’effetto che voleva studiare Beethoven era quello di una progressione di settime di dominante nel primo rivolto discendenti (con la sensibile al basso) che risolvono regolarmente sulla tonica e che portano da un ipotetico labemolle maggiore a fa minore; la mano sinistra salta dalla sensibile al raddoppio dell’accordo della mano destra 2 ottave sotto.  Una curiosità: nella seconda misura alla mano destra nel secondo movimento Beethoven vorrebbe scrivere, si deduce dalla progressione che stava studiando, do/re; nella fretta e concentrato dallo studio dell’effetto sonoro di tale progressione Beethoven aggiunge una righetta al re che quindi diventa un fa.

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