Biamonti 43 – Mein (sic) Mutter fragt mich immer: Trinkst Du? (Mia madre mi domanda sempre: Bevi tu?) Abbozzo di Lied, 1792

Biamonti 43. “Mein (sic) Mutter fragt mich immer: Trinkst Du?” (Mia madre mi domanda sempre: Bevi tu?). Abbozzo di Lied, 1792. A questo pezzo accenna Nottebohm, riportandone le prime quattro battute, come ad un unbekanntes Lied (canzone sconosciuta) da lui trovato in un fascicolo di due fogli conservato alla Konigliche Bibliothek di Berlino (e contenenti inoltre alcuni abbozzi per il minuetto dell’ottetto per strumenti a fiato in mi bemolle maggiore Opus 103, per l’ultimo tempo del trio in do minore Opus 1 numero 3 e per l’epilogo strumentale del Feuerfarb, seconda redazione).

L’ autore del testo poetico, Leopold Friedrich Gunther von Goeckingk nacque a Groeningen (distretto di Borde) e studiò a Halberstadt, dove diventò amico di Johann Wilhelm Ludwig Gleim. Continuò a studiare a Halle, dove fu allievo di un altro noto poeta, Gottfried August Burger. Andò all’Università della Città e studiò contabilità e giurisprudenza.

Dopo aver completato gli studi nel 1768, divenne tirocinante nella Camera di guerra e territoriale di Halberstadt. Dal 1770 fu direttore della cancelleria nell’insediamento prussiano di Ellrich, trovò il tempo per iniziare una carriera come scrittore (“Lieder zweier Liebenden ” Lipsia 1777) dove incontrò la moglie Ferdinande Vogel (morta poi nel 1781). Tra il 1776 e il 1779 contribuì alla redazione del Gottinger Musenalmanach e nel 1783 fondò con Sigmund von Bibra a Francoforte sul Meno il Journal von und fur Deutschland .

Nel 1786 divenne consigliere nella Camera di guerra e territoriale di Magdeburgo, nel 1788, commissario fiscale agricolo a Wernigerode e commissario prussiano; nel 1793 consigliere superiore delle finanze private a Berlino.

Goeckingk fu reso nobile nel 1789 come ricompensa per aver sistemato con successo gli affari della Abazia Reale di Quedlinburg. Da questo momento Goeckingk visse tra Daldorf e Gunthersdorf. Dopo che il Direttorio Generale di Berlino fu sciolto in seguito al Trattato di Tilsit (1807), si dimise nel 1808 e tornò alla poesia. Ha vissuto per diversi anni a Wernigerode.
Nel 1814 si ritirò dalle sue restanti responsabilità ufficiali e andò in pensione. Visse dapprima a Berlino, poi si trasferì da sua figlia a Gross Wartenberg, ora Syców, dove morì il 18 febbraio 1828.
Goeckingk appartenne al Circolo dei poeti di Halberstadt e fu uno dei suoi rappresentanti più importanti. Inoltre fu membro della “Berliner Gesellschaft vom Mittwoch” (“Società berlinese dei Mercoledì”) e degli Illuminati di Gottinga.
Fu il cognato del giurista e poeta Johann Gottlob Benjamin Pfeil (1732-1800).

An Amarant Krank fur Liebe

Meine Mutter fragt mich immer
Trinkst du auch der Madeltrank?
Trink ihn! Täglich wirst du schlimmer,
Ach! die liebe, Macht mich krank!

Nimm doch, spricht sie oft bey Tische,
Wirst so mager und so matt,
Nimm ein Stückchen von dem Fische! —
Ach! die Liebe macht mich satt!

„Siehst du nicht die Scheere liegen?
Liegt ja grade vor dir, Kind!
Kann dich so das Auge trügen?“ —
Ach! die Liebe macht mich blind!

„Bist so still? was mag dir fehlen?
Geht dir was im Kopf herum?
Weißt du gar nichts zu erzählen?“ —
Ach! die Liebe macht mich stumm!

„Ey! ich möchte fast dich schlagen;

„O! die liebe Langeweile!
Wäre Amarant doch hier!“
— Hörst du, Liebster? Eile! eile!
Leben bringst du ihr und mir!

A Amaranto – Malata d’amore

Mia madre mi chiede sempre
Bevi la Madeleine?
Bevila! Ogni giorno peggiori,
–Ahimè! L’amore mi fa star male!

Prendila, e parla molto a tavola,
Diventi così magra e così noiosa,
Prendi un pezzo di pesce! –
—Oh! L’amore mi sazia!

“Cosa vuoi che m’ importi?
Stai solo mentendo a te stessa, ragazza!
come può questo può ingannarti tanto? “-
–Ahimè! L’amore mi rende cieca!

“Sei così silenziosa? cosa ti manca?
Sta succedendo qualcosa nella tua testa?
Non hai niente da dire? “-
–Ahimè! L’amore mi rende stupida!

“ehi! Voglio quasi colpirti;

–Oh, l’ amore adora la noia!
–Se solo Amaranto fosse qui!”;.
–Mi senti, amore mio? Presto! Presto!
–Veni e porta vita a lei e a me!

Poesia contenuta nella raccolta Lieder zweier Liebenden, pagine 66 e 67. (Qui sopra le Gedichte von Leopold Friedrich Günther von Göckingk- Poesie di Leopold Friedrich Günther von Goeckingk  – terza edizione, anno 1821, contenente anche la suddetta).

Il Lied si trova al Foglio 53-Versus del Fischhof. Beethoven lo scrive su 2 righi: uno per la melodia e il testo, l’altro per eventuali correzioni o parti strumentali.

Nel Lied, salvo la parte solo strumentale (misure 18-25), non sono indicati né il basso né l’armonia.

Nel rigo del canto troviamo anche indicazioni per il pianoforte (che Beethoven indica “Cimbn”) le quali si sovrappongono spesso alla melodia.

Alle misure 14-15 troviamo la melodia sul secondo rigo e un’altra parte nel rigo superiore che io ho interpretato come fosse il basso.

A metà del manoscritto troviamo 3 misure cancellate simili alla parte strumentale seguite da una parte per solo cembalo con la sinistra da suonare a basso albertino (Beethoven indica nella prima misura la figurazione del basso per poi proseguire con la semplice numerazione).

Nelle ultime 2 misure si ritorna alla scrittura melodia più tastiera sul I rigo al quale aggiunge il basso sul II rigo.

Per la parte affidata alla mano destra del pianoforte, salvo ove indicato nel manoscritto, ho seguito uno stile che ho spesso ritrovato negli accompagnamenti liederistici dell’epoca (vedi ad esempio Blumenlese) e cioè ho raddoppiato il canto con l’aggiunta di un controcanto una terza sotto.

L’armonia è molto semplice con poche modulazioni o accordi dissonanti.

Mp3 creati a partire da Finale 25 e suoni Kontakt. Chi volesse eseguire in WP il Lied, può richiedere al sito, tramite l’ apposito modulo di contatto, l’ intera partitura.

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